Erba, addio a Ketty Giampietri
Commerciante e volontaria
Aveva 49 anni e tre figli. Fino alla fine si è impegnata con la protezione civile nell’emergenza anti Covid
Nei mesi della pandemia Ketty Giampietri ha combattuto in silenzio una malattia più spaventosa, l’ha sfidata con il sorriso sulle labbra e ha continuato a progettare il futuro. Mercoledì 12 agosto è morta nella sua abitazione all’età di 49 anni. Già titolare del Kolossal di viale Prealpi, Ketty era conosciuta per il suo impegno nella Protezione Civile e nel mondo del volontariato. Lascia tre figli, il funerale verrà celebrato alle 15.30 di giovedì 13 nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente. Anni fa ha raccolto le ceneri del Blockbuster e ha continuato a vendere e noleggiare film sotto l’insegna del suo Kolossal: credeva nella magia del cinema, nelle serate tra amici con un bel dvd, poi ha dovuto cedere sotto la pressione dello streaming e delle nuove tecnologie. Non si è persa d’animo e si è buttata in una nuova avventura, vendendo caffè all’interno degli stessi locali. Molti erbesi la ricorderanno però per il suo impegno a favore della città. Nel 2017 si candidò nella lista civica Noi di Erba, a sostegno del candidato sindaco Claudio Ghislanzoni; cinque anni prima era scesa in campo con il Polo Civico di Centro guidato da Filippo Pozzoli: non è mai stata eletta, ma il suo obiettivo era semplicemente darsi da fare.Lo ha dimostrato ampiamente con il suo impegno nella Protezione Civile Erba Laghi. Nelle prime settimane di lockdown è riuscita ancora a girare la città per raccogliere e distribuire mascherine, senza farsi frenare da una malattia che di lì a poco non le avrebbe dato scampo. Nel 2019 fu tra le principali animatrici della campagna “Io non rischio”, organizzata dalla Protezione Civile in piazza del Mercato: lunedì scorso, due giorni prima di morire, ha iniziato a inviare messaggi per organizzare l’edizione 2020, prevista in formato “digitale”. Ora saranno i suoi compagni a portare avanti il progetto, seguendo l’esempio che ha lasciato con il suo entusiasmo. Da non dimenticare il suo impegno nell’ambito dell’iniziativa “Ama la musica, ama le donne”, un progetto che ha acceso i riflettori su un problema sempre attuale. Insieme all’ideatrice Paola Corbo ha contribuito a organizzare concerti in piazza del Mercato, raccogliendo fondi per associazioni che si occupano di contrastare la violenza in famiglia. Il tema le stava a cuore e ha cercato di promuoverlo in ogni modo, anche con le sue telefonate ai giornalisti chiedendo (sempre con estrema gentilezza ed entusiasmo) se per caso avanzasse in pagina uno “spazietto” per promuovere lo spettacolo benefico.
(Luca Meneghel)
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