Erba, altri due candidati
In campo Rocca e Torchio

La sfida degli outsider, il socialista e l’ex consigliere ambientalista: adesso corrono in sei per Palazzo Majnoni

La carica degli outsider. Due nuovi candidati sindaci si aggiungono a Veronica Airoldi, Enrico Ghioni, Claudio Ghislanzoni ed Elisa Quattrone: si tratta di Pasquale Rocca, una vita tra le fila del Partito Socialista, e Doriano Torchio, rappresentato dalla civica “Democrazia partecipata”. Per entrambi è partita la corsa contro il tempo per raccogliere cento firme a sostegno delle candidature, che vanno depositate in Comune entro sabato mattina.

«La mia è una candidatura politica - spiega Rocca, classe 1949 - perché anche a Erba non può mancare una presenza socialista. In lista ci sono uomini e donne che operano sul territorio erbese e che si riconoscono nei valori e nella storia centenaria del socialismo italiano. Vogliamo contribuire a risolvere i problemi della comunità erbese». La lista si chiama “Socialisti per Erba”, al centro del simbolo campeggia l’immancabile garofano rosso.

Accanto a lui c’era anche Doriano Torchio, a sua volta impegnato a raccogliere firme per presentarsi come candidato sindaco sostenuto dalla lista “Democrazia partecipata”.Classe 1950, erbese doc, Torchio ha deciso di scendere in campo per difendere i valori dell’ambiente, della natura e degli animali. Insegnante di sostegno, impegnato nel volontariato al canile di Erba, è una vecchia conoscenza della politica: Torchio - da giovane vicino alla sinistra extraparlamentare - è stato consigliere comunale dal 1990 al 1995 con la lista Città Viva, dal 1997 al 1999 con Sinistra Unita.

«Basta politica - dice oggi - la mia è una candidatura a favore della città, senza simboli. Con me ci sono 13 persone che hanno deciso di scendere in campo per offrire un’alternativa agli erbesi. Abbiamo iniziato a raccogliere le firme, la burocrazia è terribile quando si tratta di presentarsi alle elezioni, ma stiamo lavorando duramente».

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