«Erba aumenta la tassa rifiuti
È la riforma decisa dallo Stato»
’annuncio dell’assessore Corti: «È inevitabile, non dipende da noi ma da dall’Autorità». Le stime più caute parlano di rincari tra il 10 e il 15%
Le nuove tariffe non sono ancora state approvate, ma l’assessore alle Finanze ha già messo le mani avanti: all’orizzonte c’è un aumento della tassa rifiuti. Gianpaolo Corti lo ha fatto capire chiaramente in commissione bilancio: «È inevitabile - conferma a “La Provincia” - ma resta ancora da decidere come distribuire gli aumenti. Non è una scelta nostra, dipende tutto dalla riforma della tassa imposta dall’Autorità di Regolazione statale, possiamo solo adeguarci».
In attesa delle decisioni, il Pd si preoccupa: «Rischiamo aumenti ancora maggiori nei prossimi anni». Facciamo un passo indietro. L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha nuovamente cambiato i parametri di calcolo della Tari, la tassa rifiuti, tanto per i cittadini quanto per le attività produttive e commerciali.
Lo spazio di manovra per i Comuni si è ridotto: da settimane Corti e gli uffici finanziari sono alla ricerca di scorciatoie, ma alla fine non resterà che aumentare le tariffe.
Nel corso dell’ultima commissione bilancio, Corti lo ha fatto capire senza troppi giri di parole. «Inutile nascondersi dietro a un dito, anche perché non dipende da noi quanto dalle decisioni dello Stato e dell’Autorità di Regolazione. Paradossalmente il costo complessivo della gestione dei rifiuti resta quasi invariato, l’aumento è minimo, ma ci chiedono di cambiare il calcolo delle tariffe e questo comporta aumenti obbligati».
Comprendere il cambiamento non è semplice: bisognerebbe entrare nello specifico di tariffa fissa, tariffa variabile, coefficienti, ecc. Quello che importa è il risultato finale: pagheremo di più rispetto allo scorso anno. Quanto? Impossibile dirlo oggi con precisione, anche perché la partita è tutta da giocare.
Sarà la maggioranza, con scelte tutte politiche, a stabilire se penalizzare maggiormente attività produttive o famiglie, nuclei numerosi o single.. È bene che i cittadini mettano già in conto possibili aumenti del 10-15%, per stare bassi.
Luca Meneghel
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