Erba, la catena umana di solidarietà
Per gli ultimi e in ricordo di padre Aristide
Il corteo “Diamoci la mano per dare una mano” ha richiamato decine di persone nel centro di Erba
Decine di persone hanno partecipato nella serata del 10 settembre alla manifestazione “Diamoci la mano per dare una mano” organizzata dall’associazione Amici di monsignor Aristide Pirovano d’intesa con la comunità pastorale Sant’Eufemia e in collaborazione con l’associazione Nisshash e l’associazione Amici di Lilia, oltre che il patrocinio del Comune. La manifestazione si è svolta in ricordo del missionario erbese che «non esitò mai a schierarsi a fianco dei perseguitati, dei poveri, degli emarginati e dei sofferenti con i quali venne a contatto durante la sua straordinaria avventura umana». Da qui l’impegno delle associazioni missionarie erbesi «a non restare indifferenti davanti ai drammi che travagliano la nostra epoca: dalle guerre alle tragedie delle migrazioni, fino alle persecuzioni di molte popolazioni a causa del loro credo religioso». Del corteo facevano parte anche fratel Gedovar Nazzari, dei Poveri Servi della Divina Provvidenza, “braccio destro” e poi successore di padre Aristide a Marituba, giunto appositamente da Verona con fratel Giuseppe Brunelli. Il percorso si è svolto per le vie della città dalla chiesa di Sant’Eufemia a quella di Santa Maria Nascente. Durante il cammino, intervallate da brani musicali, si sono susseguite riflessioni ispirate al Messaggio di papa Francesco per la prossima Giornata missionaria mondiale, lette da rappresentanti delle associazioni promotrici, affiancati e coadiuvati dall’attrice Sabrina Rigamonti quale voce guida. All’arrivo in piazza della Prepositura si è formata la suggestiva “catena umana di solidarietà” creata dal gesto di darsi la mano. Nella chiesa prepositurale, dopo un’ultima riflessione su monsignor Pirovano, l’intervento di don Giovanni Afker.
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