Erba, il centrodestra con Caprani
«Renderò più piacevole la città»
La presentazione del candidato di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e delle civiche Erba prima di tutto e Buonsenso
Qualcuno temeva (o auspicava) un ultimo colpo di scena, ma alla fine tutto è andato come stabilito il 5 marzo dai coordinamenti regionali dei partiti.
A Erba il candidato sindaco della coalizione di centrodestra è Mauro Caprani, da tempo primo cittadino di Barni e coordinatore provinciale di Forza Italia.
Giacca e cravatta blu, camicia bianca, Caprani è arrivato con largo anticipo all’incontro di presentazione di sabato 19 marzo in sala Isacchi dove c’erano anche gli esponenti di tutti i gruppi che lo sosterranno (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Il Buonsenso e Erba prima di tutto).
Danilo Bianchi - il coordinatore cittadino di Forza Italia - ha detto che non avrebbe mai immaginato di presentare proprio lei come candidato sindaco di Erba. È davvero una sorpresa?
Anch’io non lo avrei mai immaginato. Volete sapere come ci siamo arrivati? Inutile girarci intorno. I partiti di centrodestra, intenzionati a riunirsi per le elezioni amministrative erbesi, hanno cercato a lungo un nome che potesse essere condiviso fra i vari gruppi. Non si è trovato. Circa tre settimane fa, a livello regionale, hanno deciso che potessi essere io l’interprete che poteva riaggregare queste forze, che vengono tutte dalla tradizione del cattolicesimo liberale e hanno un modo di intendere la politica diverso da quello dei presunti competitor.
Un candidato con lunga esperienza politica e scelto dai piani alti dei partiti. Non è scontato di questi tempi…
I partiti in Italia sono stati colpiti da una campagna denigratoria e di delegittimazione che ha portato alla nascita di movimenti protestatari, su tutti il Movimento 5 Stelle, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sono sempre stato il primo sostenitore della buona politica e dei politici al governo.
Si dice che abbia cercato fino all’ultimo di convincere il sindaco Veronica Airoldi a presentarsi per il bis. È corretto?
Ho fatto il possibile e l’impossibile per convincerla a proseguire, è vero. Ci lascia una grande eredità, se vinceremo le elezioni proseguiremo nel solco dei tanti progetti avviati e non ancora conclusi a causa della pandemia: penso alla realizzazione del sottopasso o sovrappasso di corso 25 Aprile, alla riqualificazione di Villa Candiani per il museo di Ezio Frigerio e al futuro restauro di Villa Ceriani.
Altri progetti che inserirete nel programma?
In attesa di un confronto con tutti i gruppi della coalizione, non nascondo che mi piacerebbe fare un “lifting” (nuovo arredo, ndr) in parti importanti della città, per renderla più vivibile e piacevole. C’è un altro progetto meno concreto che nasce con questa coalizione: se riusciremo davvero ad amalgamare i diversi gruppi di centrodestra, finalmente riuniti, porremo le basi di una classe dirigente con un orizzonte temporale molto lungo.
Quando il suo nome è uscito sui giornali, qualcuno ha storto il naso perché lei non è di Erba e arriva da una lunga esperienza amministrativa nel Comune di Barni. Diciannove erbesi hanno scritto una lettera aperta chiedendo un candidato sindaco di Erba. Crede questo aspetto la possa danneggiare?
Io alle 8 di mattina sono già nel mio ufficio in centro a Erba (l’agenzia Immobil 2000 sotto la galleria di corso 25 Aprile, ndr), spesso ci resto dodici ore fino alle 8 di sera. Di cosa stiamo parlando? Immagino ci siano tanti erbesi che a Erba dormono solo la notte, perché lavorano tutto il giorno a Milano, Como, Lecco o comunque fuori città: allora paradossalmente sono più erbese io. Davvero, non riesco a capire questa polemica, se poi i competitor vorranno puntare la campagna elettorale su questo aspetto facciano pure.
Il centrosinistra ha una rosa di quattro nomi fra cui scegliere il candidato: Michele Spagnuolo, Doriano Torchio, Giorgio Berna e Alberto Ciceri. Li conosce?
Conosco Spagnuolo e Torchio, entrambe persone stimate e stimabili. Sarebbero ottimi candidati, ma con una visione ben differente dalla nostra su come amministrare e fare politica. Attendiamo la scelta del centrosinistra fra i quattro nomi, la campagna elettorale sarà dura e affascinante come sempre.
Tornando alla sua coalizione, vi presenterete con cinque liste? Altre potrebbero aggiungersi?
Nessuna aggiunta, i gruppi sulle schede elettorali saranno cinque. Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Il Buonsenso e Erba prima di tutto.
Il campo è molto affollato, cinque liste e decine di candidati. Avete già qualche accordo o idea di massima sulla composizione della giunta?
Assolutamente no, fare questo discorso adesso è davvero prematuro. Anche perché il primo passo è vincere le elezioni, nella mia lunga carriera politica ho imparato a non dare mai nulla per scontato: sarebbe un errore gravissimo».
(Luca Meneghel)
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