Erba, la scomparsa di Santambrogio
È stato il pioniere del tiro con l’arco
A lungo volontario di Ca’ Prina, e consigliere della Rsa
Del tiro con l’arco incarnava anche quei valori di passione e di rispetto, e a lungo è stato il pilastro di questo sport a Erba e in provincia di Como.È scomparso mercoledì 18 agosto mattina all’età di 82 anni Antonio Santambrogio, fondatore dell’Asd tiro con l’arco Erba per decenni fino a marzo, e volontario per almeno vent’anni a Ca’ Prina prima di entrare nel consiglio di amministrazione della Rsa in veste di consigliere a dicembre. Un mese fa ha scoperto la malattia contro cui ha combattuto fino allo stremo. Lascia la moglie Caterina conosciuta da tutti come “Rinella” e i due figli Alberto e Luca. Il funerale è stato fissato alle 16,30 di venerdì 20 agosto in prepositurale. Tutti ad Erba conoscono Santambrogio principalmente per il tiro con l’arco ma negli anni è stato grande e importante il suo impegno in Ca’ Prina, come spiega Alberto Rigamonti, presidente della Rsa: «Santambrogio si è speso moltissimo per noi. Ca’ Prina in questo momento è in lutto – esordisce Ripamonti - Dopo un malore era stato portato al Sant’Anna. Èmorto serenamente a casa seguito dalla famiglia e con le cure del dottor Giuseppe D’Amico, responsabile del nostro hospice. Era un vero galantuomo e anche nella morte se ne è andato in punta di piedi. Per lui un semplice ricordo non basta, dobbiamo seguire il suo esempio. Era un amico e una gran brava persona». Il successore di Santambrogio nella carica di presidente dei tiratori con l’arco, Giovanni Casaro, ricorda l’impronta data al gruppo: «Era un grand’uomo, un esempio di costanza e di dedizione. Ha portato il tiro con l’arco ad essere uno sport conosciuto in tutta la provincia. È una grande perdita per tutti noi, era presidente onorario e socio fondatore». Scrive l’Asd del tiro con l’arco di Erba: «Da anni Santambrogio era attivo e presente per la società, ha sempre esercitato il suo ruolo di arciere, presidente e istruttore con cuore, energia e passione, dimostrandosi esempio da seguire e colonna portante. Antonio lascia un vuoto incolmabile come persona e come arciere. In sua memoria, invitiamo a rivolgere un pensiero ed una preghiera per lui e per la famiglia». «Sono cresciuto nel suo stesso cortile a Parravicino, poi l’ho ritrovato da amministratore, era uno storico e appassionato presidente del tiro con l’arco – ricorda l’assessore Alessio Nava - È sempre stato una persona rispettosa di tutti e non c’è dubbio che per la città, Ca’ Prina e il tiro con l’arco si tratti di una perdita davvero importante».
(Giovanni Cristiani)
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