Erba e l’Airoldi bis
«Lega e Forza italia
sanno cosa ho chiesto»
Il sindaco non scioglie la riserva sulle elezioni comunali del 2022 e attende garanzie dai partiti
Il presente è fatto di lotta al Covid-19 e progetti da portare a termine. Il futuro resta un’incognita: Veronica Airoldi non ha deciso se candidarsi per un secondo mandato e resta in attesa di risposte da parte di Lega e Forza Italia, i partiti a cui ha posto alcune condizioni. Nell’intervista di fine anno, il sindaco tocca temi di stretta attualità per la città di Erba.
Partiamo dalla pandemia. A Erba la crescita dei contagi è vertiginosa, è preoccupata? Prevede restrizioni per la Fiera di Sant’Antonio e il Carnevale, in programma tra gennaio e febbraio?
I contagi crescono rapidamente ma per fortuna gli effetti sulla popolazione sono meno gravi rispetto a un anno fa. Certo se dovessero continuare a crescere potrebbero tornare i problemi anche per le strutture ospedaliere. Per la Fiera di Sant’Antonio e Carnevale ci baseremo sulle indicazioni del Governo, faremo quel che si può fare garantendo ingressi e uscite contingentati ove possibile, il distanziamento e tutte le misure di sicurezza. Per ora nessuna decisione, seguiamo l’evolversi della situazione.
A Erba ci sono molti no vax, un migliaio di persone che fino all’ultimo hanno rifiutato il vaccino. Se lo aspettava?
No, mi aspettavo una maggior adesione. Invito gli erbesi a riconsiderare la loro decisione: all’inizio qualche perplessità o timore poteva essere comprensibile, ma con tutti i vaccini somministrati nel mondo è ora di superare le paure. In ogni caso la Protezione Civile mi conferma che da qualche giorno all’hub di Lariofiere sono in crescita le persone che arrivano per ricevere la prima dose, probabilmente è anche un effetto delle misure restrittive del Governo.
A proposito di Lariofiere, l’accordo con Asst Lariana scade alla fine di gennaio. In seguito verrà montata una tensostruttura esterna, come ipotizzato qualche tempo fa?
L’idea è questa, abbiamo avuto una riunione con i responsabili di Asst Lariana prima di Natale. All’inizio dell’anno il padiglione C, che ospita l’hub, servirà per le fiere Fornitore Offresi e RistorExpo, ma c’è anche la necessità di proseguire con la campagna vaccinale fino ad aprile: pensiamo di montare una tensostruttura nel parcheggio sul retro garantendo le stesse linee vaccinali.
Pochi giorni fa da Roma è arrivato un milione di euro per finanziare la riqualificazione di Villa Candiani e del monumento ai Caduti. Quando partiranno i lavori?
Il milione è arrivato grazie al vicesindaco Erica Rivolta, va davvero ringraziata. Dovremmo approvare il progetto esecutivo per marzo-aprile, poi la gara e si parte subito: non vedremo la villa riqualificata con il museo progettato da Ezio Frigerio per dicembre 2022, ma a quel punto i lavori saranno già in fase avanzata. Si tratta di intervenire in modo massiccio sugli impianti, sul fronte del restauro l’intervento è limitato.
Il progetto di Villa Candiani è la sua più grande soddisfazione, o sbaglio?
Sì, insieme a tutta la collina della cultura che comprende appunto la villa, il monumento ai Caduti di Terragni e il teatro Licinium che abbiamo sistemato definitivamente e riaperto agli spettacoli serali. L’altra soddisfazione è aver reso Erba un punto di riferimento per il territorio: lo è stato per i vaccini, lo sarà in futuro la stessa Lariofiere grazie al nuovo piano industriale che prevede un allargamento delle attività, lo sarà con il Cpe ampliato e pronto a ospitare in pianta stabile l’elicottero dell’antincendio boschivo.
All’inizio dell’anno terminerete il piano asfaltature e la riqualificazione di piazza del Mercato. E i due passaggi a livello?
Quello di via Trieste verrà chiuso, abbiamo l’accordo con Ferrovienord che prevede il raddoppio delle corsie sulla parallela via Milano. All’inizio dell’anno arriveremo anche alla definizione per corso 25 Aprile: verrà chiuso, si tratta ancora di scegliere se con un sottopasso o un sovrappasso. Ci sono pro e contro per entrambe le soluzioni, quando avremo tutte le carte in mano sceglieremo e presenteremo il progetto al consiglio comunale.
Nessun rimpianto al termine del mandato?
Il rimpianto è che il Covid-19 ci ha un po’ tagliato le gambe, insieme a tanti pensionamenti con quota 100 che hanno ridotto la potenzialità di alcuni uffici a partire dai lavori pubblici: avremmo potuto fare le cose più velocemente. Allo stesso tempo però abbiamo fatto nuove assunzioni che consentiranno di agire più velocemente in futuro.
Il futuro, appunto. Ha deciso se correrà per il secondo mandato?
Ho parlato con i partiti, e con partiti intendo Forza Italia e Lega che siedono nella mia maggioranza, non con Fratelli d’Italia. Ho fatto presente quali sarebbero le mie esigenze, stanno giustamente facendo delle riflessioni: in base alle risposte deciderò e lo comunicheremo. Quando? Dipende dalle loro tempistiche.
È diventata sindaco di Erba dopo cinque anni di lontananza dalla politica. Al di là della ricandidatura, per il futuro ha mai pensato a un impegno a livello regionale o in Parlamento?
Mi cogliete impreparata, onestamente non ci ho mai pensato. Come non avevo mai pensato di fare il sindaco di Erba, è una proposta che è arrivata a sorpresa dai partiti. Non è una cosa che escluderei a priori, e comunque ora non è una priorità. Dipenderebbe molto dalla situazione e dalle condizioni».
(Luca Meneghel)
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