Erba, lo shopping serale piace
«Ma l’isola pedonale è necessaria»
Una trentina le attività aperte, l’appello dei negozianti: «Più famiglie nel centro senza auto»
La promozione è partita tardi e non erano previsti eventi, eppure gli erbesi sono usciti volentieri di casa. Il bilancio del primo mercoledì sotto le stelle dell’era Covid è positivo, anche se i commercianti invitano a fare un passo in più: «Tanto vale istituire l’isola pedonale. Richiamerebbe più persone e darebbe garanzie sul fronte della sicurezza». Poche settimane fa Stefano Porro ha trasferito il suo showroom di arredamento da viale Prealpi a corso 25 Aprile. «Una piccola isola pedonale va fatta - dice - almeno in corso 25 Aprile e via Volta. Capisco la necessità di evitare assembramenti, ma si potrebbero esporre quadri o automobili per riempire gli spazi: del resto hanno posato senza problemi i giochi gonfiabili per i bambini. C’erano i giovanissimi, mancava però la fascia 30-40 anni». La via di mezzo - mercoledì sì, ma senza eventi e senza isola pedonale - non convince fino in fondo: o si fa la rassegna, o non si fa. Alla serata - una trentina i negozi e bar rimasti aperti - hanno partecipato diversi erbesi, usciti di casa a piedi, mentre sono calati gli arrivi dai paesi limitrofi (attirati più dagli eventi che dalla passeggiata). «Ne è valsa comunque la pena - dice Milena Bargetto del Gocce di Sapone - ho visto diverse persone in giro e sono contenta: molta gente non va in vacanza e c’è voglia di uscire. Alcuni clienti mi hanno detto però che sarebbe il caso di fare l’isola pedonale, anche per la sicurezza dei bambini e delle famiglie». Così la pensa anche Micaela Binda, titolare del nuovo negozio di intimo Via Dante 12. «In giro c’erano molti ragazzi - dice - ma di clienti ne ho visto un po’ pochi. Credo anch’io che l’isola pedonale vada fatta, almeno nella parte centrale di corso 25 Aprile». Giudizi positivi arrivano dalla storica pasticceria Sartori, che ha riempito i tavolini all’esterno. «Tutto quanto possa aiutare a lavorare in questo periodo è benvenuto - dice Anna Sartori - anche una rassegna in tono minore. L’isola pedonale? Se finisse per attirare più persone si potrebbe anche valutare. Per noi pubblici esercizi i problemi restano legati alle misure di sicurezza anti-Covid, farle rispettare a tutti non è semplice». Delle due edicole del centro, una ha aperto e una no. «Io sono rimasta aperta - dice Luisella Ciceri - e ho lavorato più che al pomeriggio. L’isola pedonale può essere un’idea, sempre che non contrasti con i lavori pubblici in programma nelle prossime settimane». Roger Cruz, della storia edicola di via Fiume, ha tenuto chiuso proprio perché l’isola non c’era: «Senza area pedonale - dice - è una serata come le altre, se venisse istituita arriverebbero più persone e terrei aperto anche io». La sintesi tocca a Michele Riva, rappresentante di Confcommercio. «Nel mio negozio di via Dante ho lavorato bene - dice - sono stato piacevolmente sorpreso. Nei prossimi giorni, chiusa questa prova generale, farò il punto con l’amministrazione comunale e valuteremo la richiesta dell’isola pedonale avanzata dai colleghi: c’erano alcuni ostacoli legati alle misure di sicurezza, vedremo se si potranno superare magari con un perimetro più ristretto».
( Luca Meneghel)
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