Erba, Masigott in versione ridotta
Ma con i piatti tipici di 4 ristoranti
La storica sagra frenata dall’emergenza Covid: niente cuccagna e spettacoli serali
La cucina e i tavoli a ridosso dei portici non ci saranno, ma quattro ristoranti e una pasticceria terranno vivo lo spirito del Masigott.
La storica sagra erbese, in calendario il 17-18 ottobre, deve fare i conti con la pandemia di Covid-19.
Niente da fare per la cuccagna e gli spettacoli serali, ma è comunque salvo il programma religioso della domenica con la messa che verrà celebrata sul sagrato della chiesa Sant’Eufemia da don Alessandro Vismara, parroco di Buccinigo, in occasione dell’anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
Già nel corso dell’estate, Mario Chessorti - presidente del gruppo Quei del Masigott - aveva preannunciato una sagra in forma ridotta.
Per sopperire alla mancanza dei piatti tipici brianzoli serviti sotto ai tendoni, gli organizzatori hanno coinvolto quattro ristoranti erbesi che il 17 e il 18 ottobre proporranno gli stessi piatti - i tradizionali cazzoeula, trippa e brasato - anche da asporto.
All’appello hanno risposto la trattoria Mercato 38 (piazza del Mercato 38), la trattoria Al Glicine (località Ca’ Nova, frazione di Crevenna), il ristorante Da Dionigi (viale Magni 2) e il ristorante Gringhelon (via Manara 19); non mancherà poi, come accade da decenni, il dolce intitolato al Masigott e realizzato dalla pasticceria Sartori di via Volta 14.
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