Erba, Nuove villette e appartamenti
«Basta sacrificare prati e boschi»

Protestano gli ambientalisti del circolo Alpi per la costruzione di 26 abitazioni in via Monti

Dopo Incasate, tocca a Crevenna. A Erba sta per partire un altro progetto edilizio rimasto fermo per anni: tra via Monti e via Colombo spunteranno 26 unità immobiliari, principalmente villette. Il mercato dà segni di ripresa e la città torna ad attirare abitanti, ma gli ambientalisti protestano perché verrà cementificato un altro prato, mentre ampie aree dismesse restano nel degrado. Il nuovo progetto, recepito da anni nel Pgt ma mai partito, prevede la costruzione di 26 unità abitative (16 villette, il resto sono appartamenti) tra via Monti e via Colombo, nella frazione di Crevenna. È un prato molto ampio, in una zona residenziale e tranquilla, e la vendita sulla carta è già partita. Poche settimane fa, nella frazione di Incasate, è stato inaugurato un altro cantiere: sei villette e due palazzine per otto appartamenti all’incrocio tra via Galilei e via Primo Maggio. Anche in questo caso, ci sono voluti anni perché il piano (previsto dal Pgt) diventasse realtà.

Sul fronte immobiliare e demografico, sono buone notizie. Il mercato dà segni di ripresa sul fronte delle nuove costruzioni e nei prossimi mesi, stando alle stime dell’ufficio urbanistica, potrebbero partire anche tanti piccoli interventi di recupero sfruttando il Superbonus 110. L’altra notizia è che Erba, con una curva demografica in depressione da anni, torna ad attrarre abitanti: tra Incasate e Crevenna, le nuove costruzioni (complessivamente sono 40 unità abitative) ospiteranno fino a 150 persone. L’altra faccia della medaglia è quella ambientale. Da mesi il Circolo Ambiente Ilaria Alpi e l’associazione Testa di Rapa hanno avviato una campagna per denunciare le costruzioni in arrivo sui terreni vergini: da Incasate, la battaglia si è sposta ora a Crevenna. I rappresentanti delle due associazioni hanno effettuato un blitz in via Monti per dire stop al consumo di suolo. «Qui - ricorda Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente - il Pgt prevede una nuova area edificabile di circa 20mila metri quadrati. Vogliamo ribadire il no a nuove edificazioni sui prati, dopo il caso di via Galilei». Per gli ambientalisti «è veramente assurdo pensare a nuove edificazioni sulle poche zone verdi rimaste nella zona urbana di Erba. Bisogna impostare una variante al Pgt che cancelli tutte le aree di edificazione su terreni agricoli. Si deve dare precedenza alla riqualificazione delle aree abbandonate, che potrebbero dare un nuovo volto al centro di Erba». Già, perché a fare da contraltare alle nuove edificazioni in centro città ci sono amplissime aree industriali dismesse che restano in forte degrado: la riqualificazione di quelle zone è una priorità per ogni campagna elettorale, ma la verità è che il pallino resta nelle mani dei proprietari che le hanno acquistate subito prima del crollo del mercato immobiliare. La speranza è che i bonus ambientali ed edilizi possano rappresentare una svolta anche per la sistemazione delle vecchie industrie.

(Luca Meneghel)

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