Erba, il nuovo marciapiede è stretto
Difficile passare con la carrozzina
La protesta di Alberto Stucchi per via Battisti: «Non è largo un metro e mezzo. C’è scarsa sensibilità»
Alberto Stucchi da trent’anni lo si può incontrare a Erba con la sua carrozzina e il cane al guinzaglio, una condizione che lo ha colpito improvvisamente quando era ancora un ragazzino.
Ha voglia di vivere la città e di girare per il centro. Vorrebbe anche che la gente che incontra non scendesse dal marciapiede per agevolargli il passaggio: anche questa è una forma di rispetto.
Recentemente si è quindi indignato vedendo i lavori in corso in via Cesare Battisti, un intervento per oltre 100mila euro ancora da ultimare ma che, per chi guarda la città da una carrozzina, è una mancanza d’attenzione difficile da digerire.
«Giusto l’altro giorno mi sono lamentato con un tecnico presente, ma non mi ascoltano - spiega Stucchi - La Gazzetta Ufficiale parla chiaro. “I percorsi pedonali devono avere una larghezza minima di un metro e 50 centimetri con tratti nei luoghi di maggior traffico, aventi almeno una larghezza minima di un metro e 80 centimetri”. È una legge dello Stato, via Battisti per quanto mi riguarda dovrebbe essere considerata anche una strada di maggior traffico con un marciapiede largo un metro e mezzo».
Stucchi prende quindi un metro, l’appoggia per terra e misura: «In questo punto è un metro e 10 centimetri, più avanti si stringe ancora e in fondo c’è anche una cassetta di non so quale servizio e lì il marciapiede è molto più stretto».
«Ma senza guardare i punti più stretti, in quelli più larghi un marciapiede di nuova costruzione è di 40 centimetri sotto la misura minima imposta da una legge dello Stato. E per percorsi pedonali naturalmente non si devono tenere in considerazione le aiuole che qui sono gli spazi per gli alberi» aggiunge Stucchi.
Per l’erbese è una questione di principio: «Non è giusto che le persone debbano scendere dal marciapiede quando mi incrociano, è assurdo come è assurdo non possa stare sul marciapiede contemporaneamente a una donna con il passeggino. Per altro non posso neppure muovermi col mio cane a fianco. Stiamo parlando di un’opera di nuova costruzione che non è ancora ultimata, mi sembra una grave mancanza d’attenzione».
(Giovanni Cristiani)
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