Erba torna ai tempi
delle confraternite
Tra fede e tradizione

Fiera di Sant’Antonio«Ritorno alle radici popolari»

La messa solenne con la benedizione del pane e del sale, la processione delle confraternite e il concertino dei Campanari di Bergamo, la sfilata dei trattori e il luna park.

Anche quest’anno la Fiera di Sant’Antonio abate è stata un grande successo, una tradizione capace di richiamare centinaia di persone nella frazione di Erba Alta. «Gli erbesi - commenta l’organizzatore Matteo Redaelli - hanno sentito il fascino della storia e non hanno voluto mancare l’appuntamento con le celebrazioni della nostra fiera».

Il santo protettore dei contadini è stato celebrato anche giovedì con una serie di funzioni religiose e con il gran falò del purcel in piazza de la Salle, ma quella di ieri è stata la giornata clou dei festeggiamenti.

Dalle province di Como, Lecco e Monza Brianza sono arrivati ottanta componenti delle confraternite che hanno raggiunto in processione la chiesa di Santa Maria degli Angeli per la messa solenne delle 10 celebrata da don Alessandro Vismara, responsabile della parrocchia di San Cassiano (che organizza la fiera insieme al Comune di Erba).

Nel corso della cerimonia il sacerdote ha benedetto il pane e il sale da distribuire ai fedeli, come vuole la tradizione. «Sono molto soddisfatto - commenta don Vismara - perché la liturgia è stata molto partecipata, ma ho visto decine di fedeli in chiesa anche nei giorni passati. Le celebrazioni per Sant’Antonio sono sempre un bel ritorno alle nostre radici popolari».

Al termine della messa, mentre i Campanari di Bergamo intrattenevano i fedeli con un piccolo concerto, don Vismara è sceso in piazza de la Salle per benedire i mezzi agricoli.

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