Festa dei Crotti, gran finale di successo: divertimento e buona cucina contadina

Albavilla Positivo il bilancio dei due weekend, con quasi diecimila persone presenti all’evento. Il sindaco Castelnuovo impegnato nella pigiatura dell’uva: «Ottimo lavoro degli organizzatori»

Il tempo più fresco e velato di ieri ha fatto registrare qualche presenza in meno, ma complessivamente l’edizione numero 19 della Festa dei Crotti è stata un successone per Albavilla.

Nei due fine settimana consecutivi, che sono terminati proprio ieri, in totale, secondo una prima stima degli organizzatori, il numero di turisti e visitatori che hanno preso d’assalto i crotti del centro paese dovrebbe essere di poco inferiore alle 10mila presenze, distribuite su due weekend successivi.

Una celebrazione della storia naturale e contadina del paese, che non poteva che terminare con la pigiatura e la torchiatura dell’uva, coi metodi di un tempo, organizzata dal gruppo folcloristico albavillese “I Contadini della Brianza” all’interno del crotto comunale del, Boeucc.

Per l’occasione, insieme ad alcuni bambini, anche il sindaco, Giuliana Castelnuovo, e il suo predecessore, Alessandro Fermi, attuale assessore regionale, sono stati precettati da Dionigi Garofoli, presidente e anima del gruppo folcloristico. Via le scarpe e via le calze, prima Castelnuovo, anche per precedenza cavalleresca, e poi Fermi sono entrati nel tino per pigiare con i piedi l’uva per ricavare il vino e il mosto. Canti, battute, applausi e ilarità.

Il sindaco e Fermi si sono prestati al momento in totale cordialità, scherzando e ridendo, nel pieno spirito della Festa dei Crotti, che crea proprio aggregazione e momenti di spensieratezza e relax. Per il sindaco, salvo modifiche normative che sono allo studio del Parlamento, questo è l’ultimo anno della festa in qualità di sindaco in carica. A giugno terminerà infatti il secondo mandato consecutivo. Albavilla ha quindi celebrato ancora una volta la sua storia e le sue tradizioni plurisecolari. L’evento è organizzato come sempre dalla Pro loco insieme all’amministrazione comunale, con il patrocinio di Regione Lombardia e dell’amministrazione provinciale e con la collaborazione delle associazioni del paese e dei singoli proprietari di crotti e cortili. Murnèe. Boeucc, Senza Capel, Cuperativa, Cioca, Giobbia, da Vitur, Cichinela, Alpini, Astrocrotto e Champagne.

Questi i nomi, quasi tutti dialettali, dei crotti che la gente ha potuto visitare. Luoghi che celebrano il respiro della terra. L’aria che scende dal Monte Bolettone e dalle montagne sopra il paese passa infatti sotto terra tra le rocce ed esce in questi crotti, che sono stati realizzati proprio davanti a questi respiri della terra. Questo fenomeno permette di mantenere la temperatura dei crotti costante, sia in inverno che in estate, intorno ai 12-14 gradi centigradi. In questo modo venivano conservati perfettamente prodotti del suolo, formaggi, salumi e vini. La festa viene proposta nei primi due fine settimana di ottobre, perché quelli erano gli unici momenti dell’anno in cui le porte dei crotti venivano aperte per liberare i gas della fermentazione del mosto. Ora sono luoghi di visita e aggregazione che hanno attirato in questi giorni migliaia di visitatori.

«Sono stati davvero due fine settimana bellissimi – commenta il sindaco – Grazie alla Pro loco, alla sua presidente, Stefania Del Monaco, a tutti le associazioni, ai proprietari dei crotti e dei cortili, ai commercianti e a ogni singolo cittadino che si è impegnato per la realizzazione dell’evento».

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