Figino ed Erba in lutto per Chiara
La bibliotecaria è morta a 44 anni
Oltre al suo impegno nel paese canturino fu consigliera comunale ai tempi del sindaco Ghioni: lascia il marito e una figlia. I funerali oggi alle 15 ad Arcellasco
Era una colonna portante della biblioteca di Figino Serenza, una donna capace di trasmettere a tutti l’amore per i libri e la cultura. Malata da tempo, Chiara Corti è morta martedì sera all’età di 44 anni: a Erba, la città in cui viveva e in cui è stata consigliere comunale, lascia il marito Mario Camnasio e la figlia Camilla. I funerali verranno celebrati questo pomeriggio, giovedì 21 giugno, alle 15 nella chiesa dei santi Pietro e Paolo in via Marconi 80, nella frazione erbese di Arcellasco.
Nata e cresciuta a Erba, Chiara è figlia di Mario Corti (il padre è noto per il suo lavoro al quotidiano “Il Giorno”). Iscritta al liceo Carlo Porta, ha coltivato fin da giovane l’amore per la cultura. La sua passione per i libri si è trasformata poi in un lavoro nella biblioteca di Figino Serenza, un luogo che è diventato quasi una seconda casa: la notizia della sua scomparsa ha lasciato senza parole le colleghe e i tanti utenti del servizio bibliotecario che avevano imparato ad apprezzare la sua passione e la sua competenza. Chiara aveva stretto rapporti di amicizia e di collaborazione anche con alcune librerie sparse sul territorio.
A Erba Chiara è ricordata anche per il suo impegno amministrativo nei primi anni duemila, quando si candidò alle amministrative a sostegno del sindaco Enrico Ghioni per l’Ulivo. «Venne eletta - ricorda Michele Spagnuolo, al tempo assessore alla Cultura - e chiese subito di occuparsi dei temi che le stavano a cuore, a partire dalla valorizzazione della nostra biblioteca. Era una persona sempre molto disponibile, davvero di grande umanità. Sapevo che era malata da tempo e so che ha lottato fino all’ultimo, è davvero una triste notizia».
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