Focolaio alla scuola elementare di Fino
Raddoppiati i bambini positivi al Covid

Erano 36 a inizio settimana, ora molti di più gli studenti contagiati. In paese totale a 109 La preside: «È un incubo, ma il 90% è asintomatico». Il sindaco: «Sintomi lievi grazie ai vaccini»

«I bambini stanno vivendo un incubo, dall’invasività del tampone alla limitazione del tutto, considerando che sono in quarantena. Noi davanti a questo siamo impotenti, mi dispiace pensare a loro e alle famiglie in difficoltà che li hanno a casa da scuola».

Anche la preside dell’istituto comprensivo di Fino Mornasco Raffaella Piatti fa fatica a trovare le parole davanti ai numeri registrati alla primaria Marconi di Fino, chiusa da venerdì 10 dicembre per Covid.

A ieri, si parlava di quasi la metà dei bambini che frequentano l’istituto contagiati dal virus, con un aumento di più del doppio rispetto al giorno precedente, quando era stata data notizia di 36 positivi. Difficile capire cosa sia successo, ma il dato generale è abbastanza eloquente: in paese ci sono 109 positivi (domenica 12 dicembre erano 42) di cui 54 nella fascia 6-10 anni.

Una curva esponenziale, nell’arco di una manciata di giorni: da considerare che non tutti i bambini che frequentano la Marconi sono residenti a Fino. «La situazione è abbastanza seria - ha commentato la preside - non so cosa sia accaduto, probabilmente un insieme di cause. I dati nazionali e provinciali del resto sono chiari, i bambini comunque sono per il 90% asintomatici, gli altri la vivono come un’influenza, senza complicazioni. È stato il primo caso positivo a innescare il tutto. Avremmo certamente voluto accompagnarli a un Natale diverso».

E aggiunge. «Ho avuto un appoggio davvero fraterno dalla dottoressa Ozzimo di Ats, ci siamo sentite sabato e domenica sera e mattino presto, è stata una vera professionista. Ha preso a cuore la situazione molto delicata, è stata eccezionale e ci ha seguito in tutto. Si sente che il territorio in generale sta facendo emergere altre situazioni, è fortemente da tenere sotto controllo».

La preside ci ha tenuto anche a ringraziare le famiglie, che «sono state disponibili a inviarci ogni documento che riguardasse la salute dei figli, con puntualità degli invii anche alle 21 e 22. Un abbraccio a loro».

Nonostante i numeri, il sindaco di Fino Roberto Fornasiero vuole mandare un messaggio che tranquillizzi: i casi sono sì in aumento, ma con conseguenze decisamente meno gravi rispetto a un anno fa. «Quattro settimane fa eravamo a 4 o 5 casi, oggi 109 – spiega il primo cittadino –. Il boom di contagi è sicuramente legato alla situazione della scuola: oltre ai bambini, anche i loro familiari sono stati esposti. Tanti casi, però, non significa che siano gravi: noi continuiamo l’attività di monitoraggio e siamo in contatto con i positivi. Nessuno ha particolari esigenze, quasi tutti sono con sintomi simili all’influenza, questo grazie ai vaccini».

E conclude. «Una situazione che andava gestita e lo abbiamo fatto tempestivamente, con la scuola chiusa dai primissimi casi».

«Mi sento comunque di rassicurare le persone, pur avendo la giusta attenzione e misure di prudenza e contenimento - conclude -: oggettivamente siamo in una fase di convivenza col virus, bisogna spingere sui vaccini e ora tocca ai bambini, è la cosa giusta da fare».

Daniela Colombo

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