Fuga dei giovani dal paese
Sormano prova con l’arte
L’installazione nella piazza di Santa Maria contro lo spopolamento. Sono poco più di 600 gli abitanti Il sindaco: «Percezione sbagliata, le persone ci sono»
Una installazione artistica contro lo svuotamento del paese, la fuga dei giovani verso altri centri maggiori o l’estero.
Per simboleggiare questa particolare protesta un gruppo di persone di Sormano, capitanate da Antonella Prota Giurleo, ha creato un filo e una rete a significare il collegamento tra le persone.
Una rete di amicizie, magari da vivere in piazza, una rete di negozi, di attività produttive ormai perse nella piccola Sormano dei nostri giorni.
Il paese tra il 1910 e il 1920 sfiorava le mille persone, residenti che vivevano davvero il centro le piazze con negozi e aziende, oggi si è appena sopra le seicento persone, una popolazione più anziana e comunque i più giovani per lavoro si devono spostare altrove.
I centri della Vallassina si sono progressivamente svuotati; il filo posato a Sormano vuole essere uno sprone per cercare soluzioni, per fare magari un passo indietro, per questo motivo il filo ha collegato la storica piazza di Santa Maria con il costituendo museo dei vecchi mestieri nell’ex latteria.
«Purtroppo Sormano s’impoverisce, ci sono sempre meno persone residenti e le attività si possono contare sulle dita e non ci sono più le aziende che un tempo davano lavoro – spiega Antonella Prota Giurleo
Il sindaco Giuseppe Sormani non concorda sui dati, o almeno li legge in modo diverso: «È una questione di percezione. Quella che hanno queste persone non è confermata dai dati, i residenti ci sono, basti pensare che il numero minimo di abitanti Sormano lo ha avuto nel 1971 (dato corretto poco meno di seicento erano i sormanesi in quell’anno ma ancora nel 1931 e fino al 1936 si era abbondantemente sopra gli ottocento ndr)».
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