Furti a Capiago, fine della tregua
E la telecamera immortala il ladro

Allarme sicurezzaSerie di colpi, tra riusciti e falliti, nella zona di Olmeda vicina alla Canturina

Il terrore in diretta. Perché, per caso, il proprietario, proprio in quel momento, sta manovrando le telecamere di casa. Dal suo computer. Quando nell’inquadratura si trova il ladro, sorpreso dalla luce che scatta in automatico al suo passaggio. Il ladro, senza scomporsi, continua a dare le spalle alla videocamera.

Con sangue freddo, si sdraia a terra. Dà un’occhiata in casa, dall’angolo in basso della portafinestra. Poi, dopo aver capito che c’è qualcuno, rinuncia e fugge. In mano, un arnese di ferro piuttosto lungo. E’ questa una delle tre intrusioni avvenute venerdì sera a Capiago Intimiano. In un caso, in una villa, un furto è riuscito: i ladri sono fuggiti con l’argenteria.

A essere bersagliata, di nuovo, la zona tra via San Carlo e via Canturina, tra Olmeda e Capiago. Dove si sono registrati già diversi furti. Scene da un sabato mattina.

Un signore si avvicina al cancello. Grida. «Chi è lei? Il prossimo che entra in casa mia lo sotterro in giardino». Riesce a calmarsi. Si scopre che il 18 dicembre ha subìto un furto. «Mi hanno preso tutto quello che c’era in casa». Via con l’oro. Il mese dopo, un altro furto nella casa a fianco. E, venerdì sera, appunto, il tentativo in un’altra casa. Più isolata. Dove il proprietario ha piazzato un sistema casalingo di videocamere. Efficiente. A cui dare un’occhiata anche dal cellulare.

«Dopo che l’ho visto, sono uscito con la torcia a cercarlo – dice - ma il ladro era già scappato».

Quindi, ieri, almeno altre due intrusioni. Una, in fondo a via Faleggia.

Per la precisione in una traversa: via Kennedy. In una zona di ville, i ladri sono entrati. E si sono presi l’argenteria. E’ andata male, invece, in via Brugnago. Dove i ladri hanno provato in una casa, a quanto sembra, finita già nel mirino in questi ultimi anni. In una strada, anche qui, colpita più volte. Vie di fuga facili. Verso la Canturina, verso Capiago, o ancora Intimiano, piuttosto che Montorfano.

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