I 16 olmi abbattuti
che dividono Erba
«Erano pericolosi»

Fa discutere l’intervento cominciato a Buccinigo. Protestano due consiglieri: «Questa è manutenzione?». L’assessore replica: «Decisione inevitabile»

In due giorni hanno abbattuto 16 olmi campestri in via don Orione, nel tratto di strada che collega via Como e via Cantù. Ora la via alberata è irriconoscibile: già nella serata di giovedì, a lavori non ultimati, alcuni cittadini hanno iniziato a contestare un intervento molto invasivo. Per l’amministrazione non c’era altro da fare: «La relazione dell’agronomo parla chiaro, erano pericolosi. Metteremo nuove piante».

La storia inizia a metà settimana, quando il comandante della polizia Giovanni Marco Giglio annuncia la chiusura di un tratto di via don Orione per favorire il taglio di alcuni alberi: la richiesta è arrivata direttamente dall’ufficio lavori pubblici.

Le prime lamentele sono comparse online giovedì sera. Diversi cittadini chiedono spiegazioni, tra loro due consiglieri di minoranza. «Pazzesco - commenta Luisella Ciceri (Fratelli d’Italia) - prima in via Battisti, adesso a Buccinigo. Il nuovo metodo di manutenzione del verde è questo: si taglia, punto. Non ho parole».

Per Paolo Farano (Erba prima di tutto), «decisioni così importanti dovrebbero essere comunicate e motivate. Dispiace sempre veder tagliare alberi di queste dimensioni, invece di piantarne di nuovi. Possibile che fossero tutti malati? Aspettiamo giustificazioni per questo scempio».

L’assessore ai lavori pubblici, Francesco Vanetti, ha una risposta per tutto. «Il via libera al taglio - spiega - è arrivato lunedì da parte della giunta, sulla scorta di una relazione approfondita dell’agronomo Ettore Frigerio. Gli ultimi due olmi sono caduti a settembre a causa del maltempo, per fortuna nessuno si è fatto male, altri due sono caduti nel 2019: sono pericolosi». Vanetti garantisce «nuove piantumazioni, ma cambieremo tipologia di alberi e li collocheremo in modo più razionale tenendo conto degli ingressi carrai, della pensilina del bus, delle scarpate laterali, eccetra». Bene, ma perché sono stati tagliati? «In questo tratto di via don Orione - scrive l’agronomo - sono rimaste 16 piante di Ulmus minor (Olmo campestre) residuo di un viale che si evince fosse composto indicativamente da 50 piante che nel corso degli anni sono morte o cadute». Le ultime quattro nel giro di due anni. «Nel 2019 due si sono spezzate e sono cadute nei terreni confinanti, a settembre 2020 altre due piante si sono schiantate al suolo a causa di eventi meteorologici sfavorevoli».

In conclusione, scrive l’agronomo, «ritengo che le poche piante rimaste debbano essere abbattute onde evitare possibili cedimenti e schianti, specie in considerazione del fatto che si trovano lungo un viale ad alta percorrenza». (Luca Meneghel)

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