I profughi rifiutano la nuova casa
«Caslino è brutto e senza servizi»
Sei persone avrebbero dovuto trasferirsi da Cucciago in un condominio di Caslino d’Erba ma una volta sul posto non hanno neppure voluto scendere dal bus: «Questo posto non ci piace»
Il paese di Caslino d’Erba non piace ai profughi. È troppo piccolo, privo di servizi, con pochi negozi e lontano dai centri principali. Il risultato? Hanno deciso di tornare dalla struttura che li ospitava prima del preventivato “trasloco”.
La vicenda è avvenuta nei giorni scorsi ma è venuta alla luce soltanto in queste ore, sull’onda di un tam tam confermato dal sindaco del paese Marcello Pontiggia.
La storia, dunque. Martedì sera un pulmino con sei profughi si è presentato in pieno centro, nell’area del vecchio lavatoio, per prendere possesso di un appartamento messo a disposizione da un cittadino.
«Da quanto mi ha spiegato il conducente del pulmino - spiega il sindaco - le sei persone arrivate a Caslino non hanno gradito il paese perché piccolo, con pochi servizi, lontano dai centri principali. Al punto che non sono neppure scesi dal mezzo e che hanno chiesto di essere riportati a Cucciago da dove arrivavano. Prima il conducente li ha portati a cena ad Erba, poi sono ritornati a Caslino accompagnati dai carabinieri per un secondo tentativo, ma hanno sempre manifestato la volontà di non fermarsi nel nostro paese»
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