Il medico lascia: emergenza ad Albavilla e il sindaco protesta
Restano soltanto sette medici per un bacino di oltre sedicimila persone che comprende i paesi vicini. I pazienti sono stati distribuiti tra gli altri professionisti
Ci risiamo: come spesso accade in caso di spostamenti o pensionamenti dei medici di base, mancano sostituti con tutti i disagi del caso e il peso del lavoro sempre più importante sulle spalle dei medici che restano in servizio.
Oggi, sabato 5 agosto, la dottoressa Marilena Gallo cesserà per sua scelta personale il rapporto di lavoro. Gli assistiti della dottoressa dovranno provvedere alla scelta di un nuovo medico tra i posti disponibili nell’ambito. Attualmente i medici in servizio ad Albavilla sono tre, ma Albavilla con Alzate Brianza, Alserio, Anzano del Parco e Orsenigo forma un unico ambito territoriale: ai tre medici in servizio in paese si aggiungeranno quindi anche gli altri quattro medici operati sui paesi limitrofi.
Il problema oggettivo, come ha sottolineato anche il sindaco Giuliana Castelnuovo, sta nei numeri. A conti fatti, tra pensionamenti e cessazioni, Albavilla ha perso due medici, che non sono stati sostituiti. I paesi limitrofi ne hanno persi tre senza avere sostituti.
«Nell’assoluta impossibilità di reperire un medico per il conferimento di un incarico provvisorio, è stata effettuata una ricognizione dei posti disponibili nell’ambito nonché è stata inviata richiesta di ampliamento del massimale ai medici ivi operanti – si legge nella comunicazione di Ats Insubria ai sindaci dei Comuni coinvolti - Acquisito il parere favorevole dagli interessati, si rileva che i posti a disposizione nell’ambito sono sufficienti a garantire l’assistenza dei pazienti della cessanda dottoressa Gallo».
A conti fatti si parla di un bacino di popolazione, sui cinque Comuni coinvolti, pari a 16.900 abitanti. Su una platea di sette medici, il carico medio per ciascun dottore arriva a circa 2400 pazienti. Il sindaco. Giuliana Castelnuovo, ricorda l’impegno del Comune, che ha realizzato un ambulatorio nella frazione di Carcano che i medici possono utilizzare senza alcun affitto e, presa carta e penna, ha espresso tutto il suo disappunto ad Ats Insubria, chiedendo una soluzione: «Questa scelta appare ancor più grave in relazione alla circostanza che, probabilmente, entro la fine dell’anno in corso, un altro medico di base operante ad Albavilla cesserà il servizio per pensionamento – incalza il sindaco - Compete ad Ats Insubria la garanzia del servizio di medicina generale e pertanto chiedo con forza un tempestivo intervento, idoneo a garantire ai cittadini il servizio sanitario cui hanno diritto».
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