La fiaccolata fino alla caserma della tragedia: «Ci sono due famiglie da proteggere»

La fiaccolata dal municipio alla caserma dei carabinieri. Un a marcia silenziosa, illuminata da ceri e torce lungo le strade di Asso. Una testimonianza di vicinanza e dolore di un intero paese che in pochi istanti ha dovuto fare i conti con la cronaca. È stato il sindaco  Tiziano Aceti a organizzarla. Conosceva bene sia il maresciallo che il brigadiere, parlando di un’ottima collaborazione con il primo e di un’amicizia con il secondo. Il sindaco ieri mattina si è recato in caserma per fare le condoglianze ad una famiglia e portare la propria vicinanza all’altra: «È stata una nottata pesante che praticamente è finita all’alba. Vorrei innanzitutto elogiare chi si è impegnato per risolvere una situazione complicatissima, in particolare il maresciallo Matteo Brivio che è rimasto dalle 17 di giovedì alle 5 di ieri praticamente attaccato alla ringhiera della caserma pregando e chiedendo al brigadiere di arrendersi. Elogio davvero l’impegno delle forze dell’ordine e degli amici in questo frangente delicato».

«Il paese ha perso due personaggi importanti, una persona ben vista ad Asso e conosciuta, che definisco amico, come il brigadiere Antonio Milia e un comandante con cui ho lavorato magnificamente e ringrazio per quanto fatto come il maresciallo Doriano Furceri. Con il comandante ci saremmo dovuti vedere oggi per un caffè e parlare della cerimonia del 4 Novembre. Con il brigadiere scambiavo sempre quattro chiacchiere con piacere ad ogni incontro». Il sindaco ha visitato ieri la caserma: «Ho parlato con le due famiglie che abitano per altro fianco a fianco, sullo stesso pianerottolo, è stata una visita concordata con i militari e decisamente silenziosa. Continuerò a ricordare Milia come un amico: una persona dolce, squisita, gentile, sempre allegra. Siamo vicini alle due famiglie in questo momento».