La lettera del corvo a Caglio
«È solo l’ultima di una serie»
I l consi g l iere di maggioranza Sormani: «Ne sono arrivate altre Contenevano offese a consiglieri e assessori. Resta la fiducia al sindaco»
La lettera anonima ricevuta negli scorsi giorni dal sindaco Gaetano Losapio sarebbe solo l’ultima di una serie, in pratica ogni due mesi in questi primi sette è arrivata sempre puntuale una missiva in cui si prendeva di mira qualcuno di giunta e consiglio spesso con pesanti offese.
Proprio in considerazione della natura delle lettere dall’amministrazione di Caglio non si è ritenuto di divulgare e in alcuni casi neppure denunciare fino all’ultima lettera dal tono ricattatorio: « ...mi sono state recapitate in forma anonima delle foto che ritraevano l’operaio comunale con il motocarro del comune al lavoro presso la sua proprietà... Se entro fine gennaio non avrà dato le dimissioni da sindaco, magari adducendo motivi di salute in modo da uscirne con dignità, distribuirò dette foto in paese e ne invierò una copia alla Procura della Repubblica».
Questo il contenuto dell’ultima missiva che il sindaco Gaetano Losapio ha deciso di rendere pubblica, affiggendone il contenuto e la risposta sui luoghi di comunicazione in paese.
«Le lettere anonime arrivate precedentemente contenevano solo delle offese a persone del consiglio o della giunta, per questo motivo non sono state divulgate e in alcuni casi non sono state fatte nemmeno le denunce – spiega il consigliere di maggioranza Matteo Sormani - In quest’ultima occasione le accuse erano pesanti e circostanziate, si mira ad indebolire o fare cadere il gruppo, e ci è sembrato giusto, come amministrazione, rispondere pubblicamente».
Da parte del gruppo di maggioranza c’è appoggio assoluto al sindaco: «L’appoggio di tutto il consiglio è massimo al sindaco – riprende Sormani - La lettera è strumentale e priva di fondamento e non è un attacco solo al sindaco ma a tutto il consiglio, per altro si coinvolge anche lo stradino che è una persona squisita che cerca, se possibile, di dare una mano al paese e ai cittadini anche fuori dall’orario di lavoro».
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