Lambrugo, battutaccia in Consiglio
L’ex sindaco Costanzo sotto accusa
Un messaggio nella chat in uso ai consiglieri riuniti online scatena le proteste La capogruppo Pirovano: «Il tono sessista mi ha ferita. Senza rispetto per le donne»
Si infiamma il confronto politico in paese e nel mirino finisce l’ex sindaco, ora leader della minoranza Giuseppe Costanzo per un messaggio scritto nella chat pubblica in uso dal consiglio comunale riunito online nella mattina di sabato 17 aprile. Una battutaccia. Nel mirino del messaggio volgare è finita la capogruppo di maggioranza Barbara Pirovano, ex alleata di Costanzo nel breve mandato 2018-2019. La seduta è stata pubblicata in differita sulla pagina Facebook del Comune. La piattaforma, come gran parte dei social, è collegata a una chat visibile a tutti i partecipanti, cioè a tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza. Costanzo, forse senza rendersi conto della chat pubblica a tutti i partecipanti, ha prima inserito alcune critiche anche pesanti ma pur sempre nel limite della cosiddetta “dialettica politica”, ma poi in due messaggi consecutivi ha preso pesantemente di mira la Pirovano. Nella registrazione della seduta online, non è possibile vedere la messaggistica visibile invece ai partecipanti, cioè ai consiglieri. La vicesindaco reggente, Elisa Marini, che presiedeva la seduta, ha immediatamente preso la parola richiamando Costanzo all’ordine: «Chiedo al consigliere Costanzo di evitare i suoi commenti sulla chat di gruppo che denotano il suo essere signore – ha incalzato – Ovviamente lo avviso che saranno resi pubblici». Uno scivolone che la Pirovano e la maggioranza non intendono lasciare cadere. «Quanto ho dovuto subire è vergognoso – commenta la capogruppo - La bagarre politica e gli scontri tra le parti, durante un consiglio comunale, ci possono anche stare, ma l’insulto gratuito e senza motivo è intollerabile. Sono stata ferita come persona e come donna, visto il tono sessista e misogino della sua affermazione. Non intendo soprassedere. Ho dato incarico ai miei legali di procedere nelle sedi opportune, in quanto questo commento è apparso durante una seduta pubblica e il fatto che fosse online e non in presenza non ne sminuisce la gravità». «Credo che il consigliere Costanzo non abbia mancato di rispetto solo a me, alla Marini e a tutte le donne, ma anche all’intero consiglio comunale e, di riflesso, ai cittadini lambrughesi che lo hanno votato all’ultima tornata elettorale. Nell’ottobre 2019, quando io e altri consiglieri ci dimettemmo (provocando la caduta di Costanzo, ndr) spiegammo a più riprese che tra le motivazioni c’era anche il suo atteggiamento di riservare epiteti e soprannomi sgradevoli a coloro che non gli andavano a genio. Un’ abitudine che, mio malgrado, non ha ancora abbandonato». La Marini rincara la dose: «Trattandosi di parole ingiuriose e sconvenienti lo ho richiamato ha fatto spallucce: niente scuse, nessuna giustificazione – commenta - Mi era chiaro da tempo che Costanzo è impegnato a odiare e disprezzare il prossimo, soprattutto se donna. Ne ho avuto ulteriore conferma: mi riservo di agire nelle competenti sedi per tutelare la mia persona, troppo spesso presa di mira dal Costanzo. Che Dio ce ne scampi anche per il futuro».L’ex sindaco Costanzo, contattato sull’accaduto, al momento ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
(Simone Rotunno)
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