Lariofiere, morì dopo il vaccino
«Decesso dovuto ad altri motivi»
Il fratello della vittima ha reso noto l’esito dell’autopsia dell’uomo di Bosisio
Non è morto a causa del vaccino Giorgio Paganelli di Bosisio Parini, lo scorso 30 maggio, dopo il vaccino nell’hub di Lariofiere a Erba. A comunicarlo, con grande onestà intellettuale e coraggio, è suo fratello Gigi, avvocato, che aveva promesso di fornire notizie sull’autopsia di suo fratello, una volta avuti gli esiti. E gli esiti sono i seguenti.
«Si conferma – scrive Gigi Paganelli sul proprio profilo Facebook - il decesso per crisi cardiaca di natura “elettrica”: una grave aritmia improvvisa e rapida, senza tracce negli organi della vittima. Non risultano segni di infarto, embolia, coaguli, trombi o altro né alcuna traccia di qualcosa che sia riconducibile al vaccino. In termini medici, quindi, non si può affermare che la crisi sia stata determinata da quello».
Paganelli, però, si riserva il beneficio del dubbio: «Aggiungo io che, allo stato delle conoscenze mediche, non si può nemmeno escluderlo. Di fatto, se questa vicenda epidemica può assomigliare in qualcosa ad una guerra, allora magari tra qualche anno si scoprirà che Giorgio é stato un “caduto sul campo”. Oggi, però, egli va annoverato tra le vittime di fatalità coincidenti ma non connesse al vaccino: portato via da qualcosa di molto simile a quanto capitò al calciatore Eriksen durante la partita della nazionale danese agli Europei. Con questa informativa pubblica (promessa nel momento di massima criticità e quindi “dovuta”) smetteremo di parlare di Giorgio per motivi di cronaca e lo ricorderemo tutti per l’enorme vuoto, che la sua dipartita ha aperto in chi lo amava ed apprezzava. Arrivederci, fratello mio...».
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