Lasnigo, va a caccia di cinghiali
E trova un proiettile d’artiglieria
Un cacciatore lo ha scoperto spostando alcune foglie tra le radici di un albero. Ha rivelato la posizione solo ai carabinieri: prossimo l’intervento degli artificieri
Erano tutti dediti alla caccia al cinghiale quando hanno trovato un proiettile di artiglieria della Seconda guerra mondiale andatosi a conficcare tra la radice di un faggio.
La particolare e pericolosa scoperta è avvenuta lo scorso 30 gennaio: il gruppo di cacciatori di Lasnigo e Barni ha già avvertito le autorità e dovrebbe essere messa in previsione, entro breve tempo, la bonifica da parte dei militari del genio artificieri.
L’ordigno, di una trentina di centimetri di lunghezza per una decina di diametro, è stato rinvenuto sul confine tra Barni e Lasnigo sul Monte Oriolo.
Si tratta di un’area non molto distante dall’abitato di Barni e dalla provinciale ma abbastanza distante per potere compiere l’intervento di bonifica in piena sicurezza.
«I nostri cacciatori hanno trovato questo proiettile di artiglieria nei boschi – spiega Patrizia Mazza, sindaco di Lasnigo -. Sono già stati avvertiti i carabinieri di Asso che si stanno coordinando per l’intervento».
I cacciatori raccontano di questa battuta di caccia con sorpresa: «Noi eravamo impegnati nella caccia al cinghiale, uno dei nostri, era “in posta” nell’area appunto al confine tra Barni e Lasnigo sul Monte Oriolo quando spostando della foglie ha trovato l’ordigno – spiega il presidente dei cacciatori Donato Puerari -. Era conficcato, come si può vedere dalla foto, in mezzo alle radici».
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