L’Isola dei Cipressi riapre al pubblico e i canguri sono salvi, restano a “casa”
Pusiano Le due visite di domani e dei primi di agosto con il battello sono già tutte esaurite. Il proprietario: «Risolto il problema dei wallaby, per il Tribunale siamo i loro custodi giudiziari»
Prima c’è stato il caso dei wallaby, i marsupiali simili ai canguri ma più piccoli confiscati dal Tribunale di Como, poi la pandemia con tutte le sue limitazioni ma quella 2022 sembra essere l’estate del rilancio dell’Isola dei Cipressi.
Le tessere sono andate al loro posto, i marsupiali sono in custodia giudiziaria alla famiglia Gavazzi e da Pusiano non si muovono, c’è stato il via libera ad un’apertura costante agli sbarchi con un programma fitto per luglio e agosto e si vuole ricostruire il villaggio su palafitte primo storico insediamento sul lembo di terra tra il diecimila e il quindicimila avanti Cristo. L’isola in questo 2022 è subito un successo come interesse, già tutto esaurito l’appuntamento di domani e già esaurito anche quello d’inizio agosto, ma ci saranno altre occasioni per visitarla.
Nel 2019 Gerolamo Gavazzi aveva annullato tutte le visite all’isola dopo una multa di 3mila euro della forestale con l’accusa di esercitare l’attività di zoo abusivo, poi come detto la pandemia. Simone Gavazzi con la famiglia è proprietario dell’isola dal 1874, quest’anno c’è voglia di ripartire.
Eravamo rimasti ad un’Isola dei Cipressi che annullava tutte le visite, nel 2019, e ci ritroviamo ora con un programma di sbarchi. Tuo padre parlava di una decisione presa per evitare nuove sanzioni, cos’è cambiato? «Per quanto riguarda il capitolo wallabi la situazione è stata sotto un certo punto di vista risolta, siamo i loro custodi giudiziari quindi restano sull’isola anche perché nessuno zoo li vorrebbe e qui stanno davvero bene. Non si abituerebbero mai alle gabbie e poi perché dovrebbero qui vivono benissimo. Speriamo non ci siano nuovi intoppi».
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