Magreglio, il degrado dopo le corse
Il sindaco: «Servono strutture adatte»

Il Comune affianca i residenti che protestano con i ciclisti che usano i muri come wc. «I bagni a disposizione ci sono: a questo punto chi organizza le gare installi quelli chimici»

Il Ghisallo come una toilette a cielo aperto in occasione non solo delle manifestazioni ciclistiche maggiori ma anche nella routine quotidiana del passaggio degli appassionati. Le lamentele arrivano da alcuni residenti con la casa che si affaccia sul piazzale più noto del ciclismo.

La protesta è appoggiata dal Comune di Magreglio che ammette il problema e chiede agli organizzatori delle manifestazioni ciclistiche in arrivo sul colle di attrezzare alcuni bagni chimici. Sulla vetta del colle sono presenti tre bagni pubblici e ci sono anche alcuni bar, oltre al museo, con servizi igienici disponibili.

Il sindaco di Magreglio Danilo Bianchi fa alcuni distinguo: «Noi i bagni pubblici sul Ghisallo li abbiamo, sono tre e attorno ci sono dei bar, c’è il museo. Non è una questione di servizio che di base non manca, ma quando ci sono queste competizioni chi organizza potrebbe quantomeno allestire alcuni bagni chimici. Poi magari i ciclisti non li usano lo stesso, ma almeno si tampona in parte il problema».

Per il primo cittadino una componente è anche l’inciviltà dei ciclisti: «In settimana, anche se abbiamo bagni a sufficienza, non mancano le persone che fanno i loro bisogni sul piazzale o peggio vanno dietro il cimitero, in un luogo più appartato».

Durante le manifestazioni importanti però il problema si acuisce: «A parte i bisogni dei ciclisti, ci tengo anche a rimarcare che l’altro ieri sul Ghisallo, per quanto riguarda la pulizia del piazzale, l’organizzazione ha fatto un bel lavoro, ieri tutto era pulito».

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