Merone, rubate le collanine del battesimo
«I miei figli sono molto spaventati»
Ennesima incursione dei ladri in una abitazione. La proprietaria: «Hanno messo tutto a soqquadro per prendere preziosi e contanti»
Hanno rubato le catenine del battesimo dei figli di 8 e 11 anni, poi altro oro, un profumo e 200 euro in contanti per un bottino complessivo di almeno 600 euro.
E soprattutto tanta paura al rientro nell’abitazione per i bambini, preoccupati anche della scomparsa del loro gatto Spritz che in realtà era rannicchiato sotto il letto impaurito a sua volta.
Furto nella prima serata di giovedì 3 febbraio, presumibilmente tra le 18 e le 19, a Merone in via Papa Giovanni XXIII.I ladri hanno preso di mira un’abitazione al piano rialzato forzando la finestra della cucina. Una volta all’interno hanno buttato il contenuto di cassetti e armadi per terra alla ricerca di contanti e preziosi fuggendo infine con circa 600 euro di valore.
«Appena ho finito di lavorare, dopo aver ripreso i miei due figli di 8 e 11 anni dai nonni, sono tornata a casa – spiega la proprietaria - Erano le 21 circa, ho aperto la porta di casa ma non riuscivo ad entrare, all’interno c’erano le luci accese. I ladri si erano chiusi dentro con una chiusura di sicurezza sulla porta; ho infilato la mano e piano piano sono riuscita ad aprire. Sono entrati forzando la finestra della cucina».
All’interno l’amara sorpresa: «Avevano buttato tutto per terra, il contenuto di armadi e cassetti. Ho il letto contenitore ed hanno buttato in giro anche quanto presente all’interno, hanno anche rotto l’armadio staccandogli un’anta: non riesco onestamente a capire perché fare anche dei danni inutilmente. I miei figli sono spaventati».
«Hanno preso le due catenelle d’oro del battesimo dei miei figli, mi dispiace molto perché avevano un importante valore affettivo per me e per loro. Poi hanno preso un anello e poco altro di preziosi, hanno trovato duecento euro in contanti e si sono rubati un profumo di un certo valore e, mi dice mio figlio, anche alcuni libri dalla sua cameretta. È stata un’esperienza molto brutta».
(Giovanni Cristiani)
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