Metro leggero Erba-Cantù-Como: ora o mai più. Comune e ambientalisti: «Una corsa ogni mezz’ora»

L’intervento Ottimismo dopo l’annuncio dell’elettrificazione della Como-Lecco con i fondi assegnati dal Pnrr. «Strategico per il turismo collegare i due rami del Lario con il treno»

Se l’ora dell’elettrificazione, sulla ferrovia Como-Lecco, è arrivata davvero, l’obiettivo vero, per tutti, è il passo ulteriore: il potenziamento delle corse. L’ideale: almeno un treno ogni mezz’ora nelle due direzioni nelle ore di punta. Per realizzare il progetto del metro leggero tra Cantù e Como - se ne parla almeno da 31 anni: nella Città del Mobile ce n’era già traccia nel 1992 - nonché del Regio Express verso l’Erbese, secondo una definizione più recente di medio raggio. Senza dimenticare le opportunità verso e dalla Svizzera.

Da una parte anche entusiasmo, per l’avvio dell’iter con la conferenza dei servizi per gli espropri, prima del cantiere. Dall’altra, voglia di avere un servizio degno. Oggi il quadro orario contempla poche corse alla mattina e nessuna la domenica, quando invece il treno, in grado di collegare i due rami del Lario, sarebbe una risorsa per il turismo.

I primi ad avanzare richieste sono i pendolari della Como-Lecco. «Positivo che si parta con l’elettrificazione, ma sarà importante pianificare l’intervento per non avere chiusure totali - afferma Giovanni Galimberti per il Comitato dei viaggiatori che utilizzano la linea - Il servizio dovrà rimanere attivo. Speriamo che i tempi di percorrenza, inoltre, siano rispettati: oggi non è così. E che la cifra dell’intervento sia interamente coperta dal Pnrr: un aspetto da approfondire con la Regione».

La soddisfazione è accompagnata dalle richieste anche nel mondo ambientalista. «Finalmente sull’elettrificazione si passa dalle parole ai fatti - dice Roberto Fumagalli, presidente Circolo Ambiente Ilaria Alpi - Il nostro auspicio è che i lavori comincino il prima possibile, in modo da avere una nuova linea ferroviaria paragonabile a una metropolitana leggera che colleghi Lecco e la Brianza, Merone, Erba, Cantù con Como e, da qui, con la Svizzera. Così il treno potrà diventare concorrenziale rispetto all’automobile. Ma per fare questo occorrerà implementare un efficace servizio ferroviario, che oggi dipende da Trenord, e quindi dalla Regione. Ovvero un numero di corse del Regio Express, così l’avevamo denominato per primi in un convegno del nostro Circolo con il Comitato pendolari, quasi dieci anni fa a Merone, con un treno ogni mezz’ora almeno nelle ore di punta, nelle due direzioni di Como e Lecco, passando da Erba».

Sguardo al potenziamento anche dal Comune di Cantù. «L’ottica è quella dell’ampliamento - dice il vicesindaco Giuseppe Molteni - L’elettrificazione consente di creare maggior mobilità, in una Cantù interessata anche da un concorso di idee di architettura, Europan. Positivo il raggiungere Como e la Svizzera. Senza dimenticare il collegamento con Lecco».

Il potenziamento della Como-Lecco è un tema più che caro al consigliere di Camera di Commercio Alessandro Bolla: «Bene l’elettrificazione, ma la partita vera è il potenziamento delle corse. Se la strategia delle ferrovie è di non mettere treni su una tratta strategica per il turismo, non ci siamo. Attenzione perché le province vicino a noi sono molto più pronte, sul trasporto pubblico». Occhio a non perdere il treno.

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