Montorfano senz’acqua, c’è un’idea
«Collegatevi all’impianto del golf»
L’ex assessore comasco Binda: «Ricordo che lì arriva l’acquedotto industriale». Il municipio: «Conosciamo questa possibilità ma mancano i soldi per l’allacciamento»
«Ma cosa significa mandare in giro i vigili con l’altoparlante a chiedere di rispettare la limitazione dell’uso dell’acqua, se poi non si fanno politiche serie per risolvere strutturalmente il problema?». Con queste parole Nini Binda, ex assessore della giunta di Alberto Botta a Como e residente a Montorfano, incalza l’amministrazione del sindaco, Giuliano Capuano, perché si faccia qualcosa per trovare una soluzione strutturale all’emergenza idrica, che periodicamente si ripresenta, come in questi giorni.
Binda che è stato anche presidente dell’Immobiliare Bosco Montorfano, proprietaria anche del Golf Club Villa d’Este di Montorfano, e ricorda quello che in prima persona fece, come assessore e come membro del club golfistico, agli inizi degli anni Duemila.
«Nel 2003 si ripropose la questione della crisi idrica e la mia idea venne presa sul serio: il Golf Club investì un milione e 500mila euro per creare il collegamento con l’acquedotto industriale – ricorda Binda – Fu un’opera davvero importante che volli e portai avanti con l’aiuto di Franco Mieli».
In totale più di 8 chilometri di collegamento, con un passaggio tra Como, Grandate, Lipomo, Capiago Intimiano fino a giungere a Montorfano; una rete con una portata di 160 metri cubi. A rispondergli per l’amministrazione è l’assessore ed ex vicesindaco, Ivana Porro: «Non è solo lui a ragionare su questa possibilità: già dai tempi della giunta dell’ex sindaco Molteni se ne parlava. Si sono fatte riflessioni, ma la verità è che proporre è semplice, ma trovare le risorse è difficile. Quindi potrà anche essere una bella idea, ma è di difficile realizzazione attualmente».
Altri dettagli sul giornale in edicola martedì 8 agosto.
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