Moratti: «Preoccupati per la variante»
Terapie intensive, l’80% non è vaccinato
Bertolaso: «Dobbiamo arrivare a 100mila dosi al giorno, unico modo per arginare l’ondata»
Omicron fa paura e certo non basterà bloccare gli aerei per frenare l’ultima temibile variante del coronavirus. Per Letizia Moratti, vicepresidente di Regione Lombardia ospite ieri al Castello di Casiglio, la soluzione è continuare a vaccinarsi: «Stiamo parlando con gli enti locali per riaprire gli hub e potenziare la somministrazione». Il commissario Guido Bertolaso ha le idee chiare: «Dobbiamo arrivare a 100mila terze dosi al giorno, questa è la mia richiesta alle Ats e Asst. Oggi su 81 lombardi in terapia intensiva, 61 sono no vax e 10 hanno solo la prima dose».
Moratti e Bertolaso sono arrivati a Erba su invito di Massimiliano Salini, europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia. Con loro anche il ministro Mariastella Gelmini e i presidenti di Piemonte e Calabria, Alberto Cirio e Roberto Occhiuto. Obiettivo del convegno: fare il punto sulle prospettive economiche, lavorative e sanitarie nel mezzo della quarta ondata.
Convitato di pietra la temibile variante Omicron, l’ultima mutazione del coronavirus che rischia di riportarci ai tempi più bui della pandemia. «È una variante che preoccupa - ammette Moratti - sappiamo ancora molto poco ma sembra più contagiosa delle altre. Nel mondo interconnesso in cui viviamo non basterà bloccare i voli per frenare le varianti, dobbiamo vaccinare e mettere in sicurezza tutto il mondo».
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