Morta nel tunnel a Lurago
«Una trappola quando piove»
L’asfalto diventa scivoloso e la curva porta fuori strada, come accaduto in occasione dell’incidente mortale di sabato
Il giorno dopo il tragico incidente che è costato la vita a Carmen Blanco Principal, 52 anni, di origini spagnole, il tunnel della rotonda di San Rocco, sulla provinciale Como-Bergamo, finisce sotto i riflettori. Non è una novità che il sottopasso diventi pericoloso, ogni volta che piove un po’ forte: l’asfalto diviene scivoloso e la conformazione del tunnel, fatto di una curva e una controcurva leggere, con fondo vallonato, fanno sì che quando piove quel tratto diventi pericolosissimo. Negli anni più volte si è parlato di questa situazione e nel tratto si sono inanellati diversi incidenti con feriti, fino al tragico mortale di sabato pomeriggio.
L’amica con cui viaggiava la donna ha perso il controllo della Twingo, invadendo la carreggiata opposta, da cui proveniva la Golf di una famiglia (padre, madre e due figli di 3 anni e 6 mesi) di Bulciago.
Inevitabile l’impatto e il conseguente decesso quasi sul colpo della donna. L’amica residente a Zurigo che guidava è ancora in prognosi riservata all’ospedale di Lecco. Per fortuna illesi i due bambini e il loro papà: ferita non grave invece la mamma. Il tunnel con la viabilità su due livelli venne inaugurato il 6 maggio 2006: ha avuto il merito di sdoppiare la viabilità del principale incrocio tra la Como-Bergamo e la Valassina, decongestionando il traffico.
Si è aperta negli anni però la questione della pericolosità del tratto, più volte teatro di incidenti: il 29 settembre 2012 era toccato a una ragazza di 26 anni di Tavernerio, che aveva sbandato ed era finita sul muro del tunnel: se la cavò con una forte botta e 20 giorni di prognosi. Negli stessi giorni altre tre uscite di strada. Il 14 maggio 2014 altro incidente con due feriti, senza contare incidenti simili, con persone miracolosamente illese, fino ad arrivare al mortale di sabato. Il tratto della Briantea da Anzano a Lambrugo è in generale pericoloso.
Il sindaco, Federico Bassani,: «Vedremo se si può chiedere un tempestivo intervento della Provincia. Però va rispettato il limite dei 30 km orari».
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