Morto in minicar, nessun indagato
Sotto sequestro il cellulare

Il pm ha disposto la perizia sul traffico telefonico di Nicola Alcaro, 16 anni, vittima di un frontale venerdì notte ad Anzano. Oggi l’autopsia, poi l’ok ai funerali

Il telefonino sotto sequestro per verificare il traffico al momento dell’incidente: è quanto ha disposto la Procura di Como, che ha aperto un fascicolo contro ignoti (cioè senza indagati), per accertare le cause dello schianto che è costato la vita a Nicola Alcaro, il ragazzo di 16 anni che venerdì sera alle 21 era alla guida della sua microcar lungo la statale Briantea, all’altezza del Bennet, dove si è scontrato frontalmente con un pesante suv Jaguar.

La distrazione alla guida è una delle prime ipotesi emerse dallo studio della dinamica dell’incidente, avvenuto nella corsia opposta a quella in cui viaggiava la piccola vettura. L’automobile, per guidare la quale è sufficiente il patentino per ciclomotore, era stata consegnata al ragazzo poche ore prima, nel pomeriggio dello stesso venerdì. E lui, orgoglioso dell’acquisto, aveva subito postato un breve filmato su Instagram per mostrare agli amici gli interni della macchina.

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