Ospedale Menaggio, la tenda
usata per “filtrare” i pazienti

Installata all’ingresso dell’Erba Renaldi e collegata direttamente al pronto soccorso. Messa a disposizione dal Lariosoccorso di Dongo

Da ieri, lunedì, c’è una tenda montata all’ingresso dell’ospedale Erba Renaldi di Menaggio e collegata col pronto soccorso dello stesso. Ha una funzione di triage e rientra fra le misure adottate per il contenimento dei contagi da coronavirus.

Come avvenuto anche in altri nosocomi comaschi, si tratta di presidi provvisori che delineano un percorso riservato alle persone che si presentano al pronto soccorso con sintomi influenzali e rappresentano uno dei tanti strumenti per una presa in carico efficace ed efficiente dei possibili casi di contagio.

Nello stesso tempo evitano l’esposizione al rischio di contagio per le altre persone in attesa al pronto soccorso, i sanitari e, di conseguenza, anche per tutti i pazienti ricoverati. Era stata chiesta al Lariosoccorso di Dongo la disponibilità a fornire e posare ad uso temporaneo una tenda di dimensioni adatta ad uso triage e i volontari del soccorso altolariano sono stati pronti e puntuali: «Servirà per il triage del presidio. È dotata di impianto di illuminazione e riscaldamento per garantire massima operatività durante tutto l’arco della giornata».

Da ieri, pertanto, chiunque presenti febbre, tosse o sintomi respiratori deve entrare nella tenda, dove verrà preso in carico per gli accertamenti previsti: esami del sangue, radiografie al torace e, solo se ci sono indicazioni, anche tampone. In attesa dei referti i pazienti sono fatti accomodare in una saletta apposita. Una volta ricevuto i referti il paziente viene visitato dall’infettivologo: se le condizioni cliniche lo consentono, viene mandato a casa con la raccomandazione di rimanervi fino al giorno dopo se è stato effettuato il tampone; se invece i sintomi sono importanti viene deciso il ricovero.

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