Parco del Cosia, Tavernerio dice “sì”
Ma è rivolta: «Sarà un carrozzone»
Approvata solo a maggioranza l’adesione al progetto con Como e Albese. L’opposizione: «Copriremo un decimo del suo territorio ma dovremo gestire tutto noi»
Approvato il primo passo per la costituzione del Parco locale di interesse sovracomunale (Plis) del Cosia, ma in consiglio comunale si scatena la bagarre. Il provvedimento passa con i soli voti della maggioranza e incassa la netta contrarietà della minoranza. La discussione è stata accesa, ed è durata più di un’ora, sulla convenzione per la gestione associata del nuovo parco, che vedrà Tavernerio capofila, insieme e a Como e ad Albese con Cassano.
Pur dicendosi tutti favorevoli alla salvaguardia del bacino della valle del torrente, la guerra è nata sulla necessità di costituire un nuovo parco e sull’impegno economico e le responsabilità che Tavernerio si assumerà.
Nel mirino anche il mancato coinvolgimento dei cittadini. È dell’altro giorno la protesta che arriva da Albese, che rappresenta il 50% del territorio del futuro parco, da parte dei proprietari terrieri che insieme ai colleghi di Tavenerio hanno sottolineato la rabbia per non essere stati consultati e per i rischi che un nuovo parco comporterebbe, soprattutto in fatto di burocrazia e norme.
«Nonostante abbiamo solo un decimo della sua superficie - è stato osservato - saremo noi i capofila, responsabili al 34% di tutto: è assurdo». Contrario anche il sottosegretario regionale Alessandro Fermi: «È una follia, la Regione sta raggruppando i parchi per ridurre i costi e l’idea di farne uno nuovo non verrà certo finanziata».
Altri dettagli sul giornale in edicola giovedì 2 febbraio.
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