Petardo per fingere lo scontro
Ma mette in fuga i truffatori

Erba, l’episodio ad Arcellasco. Il trucco utilizzato per simulare un incidente e poi chiedere un risarcimento inesistente

Sventata truffa ieri mattina ad Arcellasco, anche se i responsabili non sono stati individuati e l’attenzione resta di conseguenza molto alta. Protagonista della vicenda è una donna residente nella frazione: a raccontare l’accaduto è il consigliere comunale Giorgio Zappa, che abita a pochi metri e ha raccolto la testimonianza per poi allertare il comandante della polizia locale Giovanni Marco Giglio.

«La signora - racconta Zappa - stava tornando a casa in macchina, quando ha sentito una piccola esplosione da sotto la sua vettura. Due persone, un uomo e una donna che erano a bordo di un furgone bianco, hanno gettato un petardo a terra e si sono avvicinati parlando di un fantomatico urto tra i due veicoli. È successo nel corso della mattinata in corrispondenza del parcheggio di via Marconi, davanti alle scuole elementari».

La truffa del petardo è nota. A seguito dell’esplosione, gli autori cercano di convincere l’automobilista di uno scontro mai avvenuto: lo scopo, normalmente, è chiedere soldi per sistemare il danno senza tirare in ballo le assicurazioni. «Per fortuna la signora non ci è cascata, era certissima di non aver toccato il furgone e si è resa conto dell’esplosione del petardo: così è tornata nella sua abitazione».

Il consigliere comunale, venuto a conoscenza dell’episodio, ha allertato il comandante della polizia locale che ha inviato gli agenti nella frazione per un pattugliamento: «Fate attenzione, perché potrebbero riprovarci».

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