Pubblicità, niente riordino a Erba
Forza Italia e Lega: «Era solo uno spot»
Come previsto azzurri e lumbard hanno bloccato il progetto voluto dal sindaco. La delusione dell’architetto Farano: «Avremmo messo le cose a posto e incassato soldi»
Forza Italia e Lega Nord hanno vinto il braccio di ferro sul piano degli impianti pubblicitari. Il sindaco Marcella Tili e l’architetto Paolo Farano avrebbero voluto portare il documento in consiglio comunale prima della fine del mandato, ma i gruppi di opposizione hanno alzato un muro fiutando aria di “spot elettorale”.
Ora il piano torna nel cassetto, mentre a Palazzo Majnoni volano feroci scambi di accuse. La redazione del nuovo piano pubblicitario, partita due anni e mezzo fa, ha comportato il censimento di 392 impianti, di cui 117 sono risultati non conformi per diversi fattori; l’obiettivo è quello di mettere ordine tra bacheche e pannelli, eliminando tutti gli impianti superflui. Il progetto prevede l’eliminazione di 169 pannelli (soprattutto nei nuclei storici), lo spostamento di 27 impianti esistenti e la posa 25 nuovi.
Un percorso che non è piaciuto ai consiglieri di minoranza, Lega Nord e Pd, ma neanche al nuovo gruppo di Forza Italia: la mossa della Tili è stata letta come un modo per farsi pubblicità in campagna elettorale, rivendicando l’ennesimo risultato raggiunto.
Se il sindaco Tili è «molto dispiaciuta», Farano l’ha presa malissimo: «Come da copione - dice - Forza Italia e Lega non hanno neanche voluto ascoltare la spiegazione dei tecnici sul piano pubblicitario. Un progetto che ci avrebbe consentito di sostituire impianti fatiscenti, mettere ordine al caos visivo e magari iniziare a incassare qualche soldino. Questo sarebbe l’amore per la città? L’amore per la città si dimostra con le azioni, non con le parole».
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