Pusiano, guerra ai bracconieri
Arruolati anche i droni
Residente sorpreso a gettare le reti all’alba
L’intervento della polizia provinciale e di Egirent
È il secondo caso di pesca illegale in poche settimane
Sono stati utilizzati anche dei droni per identificare il bracconiere che la mattina di giovedì è alla fine stato colto mentre controllava circa duecento metri di rete prima calata nel Lago di Pusiano. I dati dell’uomo sono stati trasmessi alle forze dell’ordine e l’accusa è bracconaggio. Si tratta del secondo episodio rilevante nel giro di un paio di mesi, in questo caso si trattava di un uomo solo residente a pochi metri dal lago.
In questa occasione per la caccia al bracconiere è venuta in ausilio la tecnologia, infatti i droni hanno monitorato il lago: «Il lavoro per cogliere sul fatto i bracconieri è lungo, in questo caso da circa due mesi curavamo i movimenti di quest’uomo – spiegano da Egirent, la società che ha in gestione i diritti di pesca e navigazione -. Dei pescatori ci hanno fatto conoscere i droni e noi li abbiamo usati in particolare per controllare il lago di giorno e verificare i movimenti sulle sponde».
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