Pusiano, la sbarra anti spaccio
Chiusa la strada per l’ex cava

Comune e Holcim hanno deciso di vietare il passaggio ai veicoli

Episodi di spaccio, vandalismi e coppiette che si appartano. Comune e Holcim chiudono con una sbarra via Trento, la strada che porta alla cava in disuso ma soprattutto all’Oratorio di Santa Maria, la splendida chiesetta in area montana della Madonna della Neve. Per i pusianesi si tratta di una struttura tra le più amate e come si può immaginare non sono mancati i mugugni; naturalmente la chiusura è solo per le auto ma questo porta a percorrere un tratto in più a piedi. La chiusura è in programma prima di fine anno, una sbarra con un lucchetto sarà posizionata dopo l’area residenziale della palazzina denominata “Frantoio”, da qui in poi potranno salire solo gli autorizzati che saranno quindi dotati della chiave: dai proprietari dei terreni alla parrocchia. Una scelta “estrema” considerando che il collegamento è utilizzato per i sentieri che portano a Santa Maria e ai boschi e anche all’area del bel parco del Roccolo di Cesana Brianza. «Questa strada è diventato un punto d’incontro di ragazzi ma anche un’area di spaccio e dove si raggruppano per fumare – spiega l’assessore Matteo Beretta - Già i carabinieri sono intervenuti tempo addietro, poi ci sono stati vandalismi al Roccolo e si teme i vandali siano saliti da qui, infine questa strada è utilizzata anche dalle coppiette. Insomma è una via difficile da controllare e per giunta privata. C’è un continuo viavai di macchine che salgono per i motivi più disparati». La strada è di proprietà ancora della Holcim: «L’abbiamo interpellata e di comune accordo abbiamo preso questa decisione». Una scelta destinata a scontentare molti pusianesi che amavano utilizzare la strada per poi dedicarsi ad una camminata: «In realtà non cambia molto, il tratto in più da fare a piedi non è particolarmente lungo. A chi è proprietario di terreni in questa zona saranno lasciate le chiavi del lucchetto, stessa cosa avverrà per la parrocchia e per le forze dell’ordine per i controlli. Andiamo semplicemente a risolvere un problema che ormai si trascina da parecchio tempo».

(Giovanni Cristiani)

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