«Quel brigadiere mi aveva aiutata. Ultimamente stava male: è stato un errore abbandonarlo»
Asso La testimonianza di Barbara Pina: «Non era più la persona che conoscevamo tutti»
«Non è la persona che ha sparato al maresciallo, è un’altra persona. Stava male, lasciarlo solo è stato un errore». Barbara Pina di Asso conosceva bene Antonio Milia, lo conosceva tanto bene da avere grande ammirazione per lui, perché nel momento del bisogno lui si è comportato con grande umanità. D’altra parte il brigadiere era molto conosciuto ad Asso e assolutamente apprezzato da tutti per il suo carattere e la disponibilità, un Milia diverso nei racconti di chi lo apprezzava dal possibile cliché di un uomo violento.
Barbara Pina ha anche un’esperienza proprio in ambito psicologico, perché ha lavorato in diverse strutture: «Condanno assolutamente il gesto ma quanto è successo non è possibile. Non doveva accadere, mio padre aveva visto due giorni fa Milia e non era quello che conoscevamo tutti, non è lui la persona che ha sparato al maresciallo. Da sanitario credo che lo sbaglio sia stato fatto a monte. Non si poteva dire stesse bene, l’hanno un po’ abbandonato, non l’hanno davvero aiutato a riprendersi». L’assese è ancora incredula per quanto accaduto: «Ho lavorato in diverse strutture in psichiatria ed è un problema che conosco anche da vicino, non riesco a credere si sia arrivati a questo, ripeto c’è un problema a monte.Non ho idea il motivo per cui non stesse bene, in questo momento sono vicina alle due famiglie. A quella del maresciallo, a figli e moglie che non vedranno più il proprio padre e marito e a quella del brigadiere, pensare che una persona venga lasciata sola senza essere seguita in maniera attenta mi fa riflettere».
Barbara Pina ha avuto modo di conoscere di persona il brigadiere e diversi carabinieri di Asso. «Mi ha aiutato tantissimo quando ho avuto problemi familiari, mi è stato vicino, mai una parola fuori posto, sempre disponibile, attento ai bisogni delle persone: un esempio di quello che dovrebbe essere un carabiniere. Un aiuto grandissimo da parte sua, ma un aiuto grandissimo da tutti i carabinieri di Asso. Sono trascorsi tanti anni ma ancora li devo ringraziare mi sono stati vicinissimi. Credo di doverglielo, di dover in questo momento ricordare quanto hanno fatto per me e in particolare quanto ha fatto Antonio». Conoscendo bene l’ambito Barbara Pina entra più nello specifico, sempre con attenzione: «Credo si sia sottovalutato a monte quello che poteva accadere, troppa superficialità. Sono ancora incredula perché il brigadiere Milia era davvero una brava persona. Ma ripeto, non è la persona che ha sparato al maresciallo».
Dai colleghi di Milia in questo momento nessun commento, ma se potessero parlare direbbero anche loro di un possibile errore a monte. Ma pochi hanno voglia di parlare in queste ore di persone ancora prima che militari che si conoscono da anni e si incontravano al bar, in strada, ovunque.
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