Quel rito millenario
chiamato legnatico
Ma vietato alle donne
Orsenigo: ripulire il bosco tenendosi la legna raccolta Una tradizione che risale ai tempi del Barbarossa
Due passi nel bosco, due passi nella storia plurisecolare: Orsenigo rivive, dopo i lunghi mesi della pandemia, l’antica consuetudine e tradizione del “diritto di legnatico” in Brughiera.
Il paese, tra storia e leggenda, celebra come da tradizione plurisecolare il suo diritto. Sono aperte le iscrizioni per partecipare al sorteggio dei lotti di bosco da ripulire per ricavare ovviamente anche legna da ardere.
Il diritto di legnatico interessa tutti i cittadini di Orsenigo di età compresa fra i 18 ed i 60 anni, residenti nel paese da almeno dieci anni. Consiste nel taglio di robinie mature, di piante instabili, nell’asportazione di piante morte o irrimediabilmente danneggiate o abbattute dagli agenti atmosferici; l’assegnatario deve ripulire il sottobosco limitatamente alle essenze di prugnolo tardivo ed arbusti infestanti. Un’azione di salvaguardia del verde che ha alle spalle almeno 861 anni di storia, anche se probabilmente la tradizione è ancora più antica e potrebbe essere millenaria.
Un rito che viene fatto risalire dalla leggenda e dalla tradizione alla battaglia di Carcano Tassera del 1160, quando gli Orsenighesi aiutarono i Milanesi a sconfiggere l’imperatore Federico Barbarossa, ottenendo il beneficio. Ma non mancano le polemiche visto che da questo “rito pagano” sono escluse le donne. Scelta - quella di escludere il “gentil sesso” - che, ironia della sorte, è stata confermata proprio da un sindaco donna: il regolamento in vigore, infatti, venne approvato il 27 novembre 2006 dal consiglio comunale, guidato allora dalla ex sindaco, Licia Viganò, unica donna sindaco nella storia del paese. (Simone Rotunno)
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