Rotatoria di Casiglio, primi accordi
Lavori solo di notte per evitare code

Manca solo l’intesa con un privato che può fare slittare il cantiere da febbraio ad aprile. Sempre per snellire il traffico le opere accessorie saranno realizzate fuori dalla carreggiata

La provinciale non verrà mai chiusa al traffico, almeno nelle ore diurne. La rassicurazione è scritta nero su bianco nel progetto di realizzazione della rotatoria all’incrocio di Casiglio sulla Lecco-Como.

Un’opera da 900mila euro che partirà nei primi mesi del 2022. Villa Saporiti, che coordinerà i lavori, ha trovato intanto l’accordo con tre privati per la cessione di terreni a lato strada, per i tracciati mancanti si procederà con gli espropri.La rotatoria è attesissima da tutti gli automobilisti che si muovono fra Como e Lecco, almeno per due motivi: prima di tutto per le lunghe code che si formano ai semafori negli orari di punta, in secondo luogo per i photored che macinano mezzo milione di multe all’anno e che verranno finalmente rimossi.

Il cantiere interessa una delle strade più trafficate a livello regionale: i disagi vanno messi in conto, ma l’ipotesi peggiore - lo stop al traffico con deviazione sulle strade comunali secondarie - sembra scongiurato.

Nell’ultima delibera del presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca relativa al progetto della rotatoria si legge che «le opere dovranno essere eseguite, per quanto possibile, senza interrompere il traffico veicolare lungo la provinciale oggetto dell’intervento; per l’esecuzione delle lavorazioni che non possono prescindere dall’interruzione del traffico, la durata della chiusura dovrà ricadere nelle pre notturne ed in un limitato lasso di tempo».

Non solo: parte delle fasi lavorative (formazione dei manufatti, opere di sostegno in cemento armato, ecc) «potranno essere eseguite all’esterno della carreggiata esistente senza determinare particolari interferenze con il transito dei veicoli».

L’assessore al lavori pubblici Francesco Vanetti commenta positivamente le novità.«Sono garanzie importanti sul fronte viabilistico».

Per ora Villa Saporiti ha trovato accordi bonari con la parrocchia di San Cassiano, con il Castello di Casiglio e con un privato che cederanno terreni fondamentali per realizzare l’opera; all’appello manca ancora un accordo, se non si arriverà a una definizione bonaria si passerà all’esproprio.

«In questo caso - osserva Vanetti - vedo più difficile la partenza del cantiere a febbraio, non mi stupirei se fosse ad aprile». Per poi proseguire fino all’estate.

Luca Meneghel

© RIPRODUZIONE RISERVATA