Seimila euro per un palazzo inagibile
Il paradosso del municipio di Lambrugo
Il sindaco Costanzo svela quanto pesa l’affitto di un’ala dell’ex monastero. «Ma sono riuscito a dirottare su opere più utili altri 380mila euro destinati a questa struttura»
Paese che vai, spreco che trovi. Emerge in questi giorni, attraverso le rilevazioni del sindaco Giuseppe Costanzo, una gabella, una pesante eredità che si traduce in seimila euro all’anno di soldi pubblici che il Comune deve versare per l’ala, ormai fatiscente e inagibile, del vecchio monastero benedettino.
Una situazione che tocca direttamente le tasche dei cittadini. Avere la sede del Comune all’interno dell’ala restaurata dell’antico monastero del paese è certamente un vanto e motivo d’orgoglio per Lambrugo: come in una moneta a due facce, però, è il resto della vecchia struttura che versa in condizioni pietose col Comune che deve comunque continuare a pagare ancora per i prossimi sette anni.
Una vicenda paradossale che si trascina dal lontano 2006 e che, all’inizio del nuovo anno, Costanzo vuole rendere nota ai cittadini.
La ex chiesa con annessa sacrestia, il giardino esterno e parte della torre campanaria vennero acquistate nel 2006 dall’amministrazione, guidata allora dall’ex sindaco Leonardo Dossena. Oltre a dover proseguire nel pagamento dei locali, fino al raggiungimento dei 100mila euro previsti, i locali sono inagibili e fatiscenti e, qualora il Comune volesse metterci mano, dovrà ovviamente prevedere ulteriori spese.
.«Conti alla mano, chi mi ha preceduto ha speso per il vecchio monastero e il fabbricato attiguo 408mila euro - sottolinea il sindaco – Ho stoppato l’ulteriore spesa di 380mila euro per destinare quei soldi a opere più urgenti e necessarie. Avremmo altrimenti speso soldi e incassato solamente circa 4mila euro all’anno dagli appartamenti popolari».
© RIPRODUZIONE RISERVATA