Solo un panino agli alunni che non pagano la mensa? La decisione fa discutere. Il parroco: «Pranzo uguale per tutti»

Il caso Fa discutere la scelta della primaria di Civenna. Il parroco di Bellagio: «All’oratorio facciamo così»

Un panino imbottito al posto del pranzo in mensa scolastica agli alunni i cui genitori non pagano o ritardano il pagamento del servizio. Fa discutere quanto accaduto alla scuola elementare di Civenna dove ad alcuni bambini viene servito un panino imbottito mentre i compagni mangiano il menù della mensa. Raccontava ieri in questa pagine una mamma: «Mio figlio mi ha raccontato giovedì di aver mangiato solo un panino mentre i suoi compagni mangiavano la pizza, ha quindi chiesto il motivo e gli hanno detto che la mamma non aveva pagato la retta. Mi sembra illogico e ingiusto fare discriminazioni per un pagamento in ritardo».

Gabriella Baccalini, parte della fondazione che gestisce la mensa e consigliere comunale spiega: «Ci sono alcuni genitori che sono in ritardo o non pagano la retta della mensa. Ai bambini viene comunque servito un panino imbottito, la frutta e l’acqua. Avvisiamo le famiglie tramite email, lettera, e chiamate sul cellulare. Nessuno, tuttavia, si permette di dire a un bambino che la mamma non paga la retta della mensa».

Il parroco di Bellagio don Simone Tiraboschi ritiene che non si dovrebbero fare distinzioni tra i bambini o almeno così si comporta per quanto riguarda la parrocchia di Bellagio: «Non conoscono nello specifico che cosa è successo a Civenna, peraltro la frazione non ricade sotto la mia parrocchia, ma posso dire come ci comportiamo noi in l’oratorio. È un problema che conosciamo bene anche perché per il bambini in estate c’è anche il pranzo. Noi serviamo lo stesso pasto per tutti, anche a chi non paga, poi la parrocchia con il supporto dei servizi sociali e dell’amministrazione comunale intervengono per sostenere le famiglie in difficoltà». 

Don Simone non critica  naturalmente la scelta della scuola elementare di Civenna, anzi ne comprende le motivazioni: «Mi sembra molto strano si siano comportati come descritto, ma posso comprendere e pensare abbiano delle motivazioni. Per quanto mi riguarda l’amministrazione comunale di Bellagio e i servizi sociali si stanno comportando splendidamente ed è nata una ottima collaborazione in particolare dopo la pandemia».

Lucia Castelli ha un figlio alla scuola elementare di Civenna: «Per quanto mi riguarda la scuola elementare di Civenna è un’isola felice, i pasti sono cucinati al momento e di ottima qualità, le maestre sono splendide e quando è stato necessario, la gestione della fondazione ha sempre dimostrato la massima elasticità. Da quest’anno bisogna pagare la mensa entro cinque giorni dalla fattura elettronica, è una situazione nuova che crea qualche problema, ma la gestione è comunque elastica. Anche a me è capitato di ritardare, ma non ho avuto nessuna conseguenza. Credo si debba cercare di supportare la scuola elementare del paese».

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