Tantissimi amici per salutare Mattia, morto a soli 37 anni: «Ci mancherai, risolvevi i problemi»
Erba Una folla ai funerali di Castelnuovo, scomparso all’età di 37 anni per un tumore. Il ricordo: «Tu eri il nostro MacGyver, riuscivi sempre a trovare una soluzione a tutto»
Centinaia di persone si sono strette ieri nella chiesa di Santa Maria Nascente per i funerali di Mattia Castelnuovo, il giovane erbese di 37 anni scomparso domenica a causa di una grave malattia. “Capazza”, come lo chiamavano tutti, lascia la compagna Laura Pina e due bimbe, Asia e Gaia. Don Andrea Ferrarotti e gli amici hanno ricordato il suo sorriso e la sua bontà, due tratti distintivi di un ragazzo a cui non si poteva non voler bene.
Il sacerdote
Per l’ultimo saluto è tornato in città don Ferrarotti, che è stato coadiutore della Casa della Gioventù negli anni in cui Mattia frequentava l’oratorio del centro. «Se ripenso a Mattia da ragazzo - ha detto il sacerdote - vedo il suo sorriso e la sua bontà, perché poteva essere testardo ma era davvero buono. Poi per lungo tempo i nostri rapporti si sono interrotti, fino a quattro anni fa: mi ha contattato quando è arrivata la pandemia, aveva dei dubbi di fede e ci teneva a confrontarsi».
Gli scambi di telefonate e di messaggi tra don Andrea e Mattia sono proseguiti fino alla fine. «Mi consigliava alcune letture, io facevo altrettanto. Spesso non ero d’accordo con lui, ma abbiamo sempre parlato. Poi è arrivata la malattia: di questo periodo ricordo la stanchezza, era stanco quando tornava dall’ospedale, ma è sempre rimasto attaccato alla vita».
Le due figlie
Ragione di vita per Mattia erano le sue principesse: Asia, cinque anni, e Gaia, di soli dieci mesi. Insieme a Laura, compagna da molti anni, erano il nucleo di una famiglia che ha sempre compreso tantissime amicizie, coltivate sin da ragazzino e mai più abbandonate. Al termine della funzione, Simone Severgnini ha parlato a nome di tutti gli amici ricordando quel «sorriso che si espandeva in tutto il suo corpo, prima di esprimersi in una risata fragorosa», le poche parole sempre al posto giusto, l’empatia verso tutti.
«Capazza - ha ricordato Severgnini - aveva sempre una soluzione. La parola “Capazzata” è diventata per noi sinonimo di “colpo di genio”, tirato fuori dal nulla per risolvere tutto. Era il nostro MacGyver, ma il vuoto che sentiamo oggi non può aggiustarlo nessuno. Oggi lasciaci piangere, da domani cercheremo di essere disponibili e generosi come sei sempre stato tu».
All’uscita del feretro, alcuni amici in piazza prepositurale hanno salutato Mattia con le note “Sangue”, un pezzo del cantante Brusco che gli era particolarmente caro. Poi è partito un grande applauso e tutti si sono stretti a Laura e alle sue bimbe. Gli amici non si sono limitati alle parole. Lunedì sera hanno lanciato una raccolta fondi online per aiutare la famiglia di Mattia: in neanche un giorno circa cinquecento donatori hanno versato poco meno di 30mila euro, soldi che finiranno direttamente sul conto di Laura per garantire un futuro più sereno alle piccole Asia e Gaia.
«Questo pensiero - scrivono gli amici nella presentazione della raccolta fondi - è dedicato alle sue principesse per aiutarle e sostenerle nel loro futuro, ricambiando così tutto il bene che Mattia ci ha donato».
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