Tavernerio, emergenza incendi
«Bruciare è vietato
Arriveranno le multe»

Appello del presidente della Protezione civile «Con questa siccità equivale a un atto doloso»

Appello del presidente

della Protezione civile

«Con questa siccità

equivale a un atto doloso»

«Anche l’imprudenza è dolo: non si possono assolutamente accendere fuochi in questo periodo di elevata siccità e di altissimo rischi incendi. Lancio un appello a tutti: abbiate rispetto per la nostra natura e i nostri boschi».

Questo l’accorato appello di Stefano Casartelli, presidente della Protezione civile Erba e Laghi e membro del gruppo antincendio boschivo della Protezione Civile di Tavernerio, a seguito dell’ennesimo incendio in paese. Lunedì le fiamme sono divampate nella parte alta di Tavernerio, dietro alla vecchia chiesa parrocchiale di San Martino. Per cause ancora da accertare, ma quasi certamente per mano imprudente dell’uomo, ha preso fuoco il bosco in località Madonna della Guardia.

Complici anche le condizioni (non piove e non nevica da prima di Natale), e anche la presenza del favonio, le fiamme in breve tempo si sono propagate, andando a interessare un’area di circa duemila metri quadrati.

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