«Togliete a Conte la stella allo stadio»
Parte da Canzo la crociata bianconera
L’universitario Samuele Nava tra i promotori della petizione online. I veleni tra l’allenatore e il presidente Agnelli durante la partita di Coppa Italia
Togliere la stella di Antonio Conte dall’Allianz Stadium di Torino dopo i fatti della semifinale di Coppa Italia di martedì sera che ha visto protagonisti l’allenatore e il presidente della Juventus Andrea Agnelli. La protesta contro l’allenatore dell’Inter (ed ex giocatore e allenatore della Juventus) - diventata una petizione online con duemila firme in ventiquattr’ore - parte anche da Canzo e da Samuele Nava, 20 anni, uno degli amministratori del gruppo Juventus Fans che ha lanciato la raccolta firme. È stato proprio lui ieri a parlare ai microfoni del Tg di Rai 3 del Piemonte a raccontare i motivi per cui dovrebbe essere ritirata la stella e assegnata, per esempio, a Claudio Marchisio. «Subito dopo la partita di martedì 9 febbraio, dopo i gestacci di Conte nei confronti della dirigenza della Juve, abbiamo lanciato questa petizione online che ha avuto un buon successo – spiega lo studente universitario di Canzo - In meno di 24 ore abbiamo raccolto duemila firme. Per questo siamo stati contattati dal telegiornale regionale». Nava è il più avvezzo alle videocamere per questo motivo è stato scelto per il collegamento Rai: «Solitamente mi occupo di fare i vari interventi video legati al gruppo, alla fine delle partite racconto com’è andata e assegno i voti ai giocatori. Proprio per questa mia predisposizione al video mi hanno chiesto di fare il collegamento. È stato di certo emozionante andare in video su Rai3». In questi anni all’Inter la rivalità con la Juve ha logorato il rapporto con i tifosi di Conte: «Quanto accaduto martedì non è solo una questione di tifo è anche un problema di educazione. Si deve rispetto ai tifosi e alla dirigenza di una squadra che hai per altro allenato, soprattutto all’interno del suo stadio. Parla di educazione e rispetto,poi è il primo a non metterli in pratica. Non dovresti neppure pensare di fare il dito medio».
(Giovanni Cristiani)
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