Tornano le “Giornate del Fai”
Gioielli da scoprire, in sicurezza
Il 15 e 16 maggio visite ai luoghi più suggestivi del territorio - Obbligo di prenotazione e orari fissi per evitare gli assembramenti
Como
Si intravede uno spiraglio di luce e il Fai, dopo un anno di chiusure, è pronto a guidarci alla riscoperta dei nostri luoghi, per farci innamorare nuovamente di quei gioielli che spesso diamo per scontati.
«È un’edizione particolare questa del 2021 e vogliamo far conoscere il territorio in maniera diversa», così si è espresso il capo della delegazione Fai Stefano Moscatelli, il quale ha spiegato in cosa consisteranno le giornate all’insegna della cultura che si terranno nel terzo weekend di maggio.
Le parole chiave sono bellezza, riscoperta e naturalmente sicurezza. Una sicurezza che nasce innanzitutto da un attento studio logistico con obbligo di prenotazione sul sito del Fai al fine di evitare assembramenti e file e con la possibilità di iscriversi a slot orari.
Sarà possibile prenotare la visita sul sito www.giornatefai.it fino alla mezzanotte del giorno precedente e il contributo minimo suggerito parte da 3 euro. Consigliabile l’iscrizione per ottenere la tessera annuale che garantisce ingressi dedicati e accessi prioritari (l’iscrizione potrà essere fatta online, in loco o tramite sms solidale al numero 45586 fino al 23 maggio).
Si contano 600 riaperture in più di 300 Comuni italiani e si è puntato perlopiù alla scelta di luoghi all’aperto nel rispetto massimo delle norme anti Covid.
In provincia di Como ci saranno due diversi itinerari e il primo comprende percorsi all’interno di due nuclei cittadini: Albese con Cassano, con partenza dalla chiesa di S. Pietro, in cui si potranno visitare parchi e ville, e Blevio, detto “il paese delle sette frazioni” dove sarà possibile ammirare gli splendidi borghi, le ville (queste solo domenica 16 maggio), la ex casa delle ragazze madri e il Parco dei mosaici, in cui ci sarà anche un laboratorio riservato ai più piccoli. Questo tour è l’unico che potrebbe essere annullato in caso di maltempo.
Il secondo itinerario è dedicato alla riscoperta di tre ville settecentesche: si potrà ammirare Villa Clerici ad Erba e il teatro privato situato al di fuori di essa; Villa Casana a Novedrate (si potrà passeggiare per il parco interno di ben 16 ettari e si potrà vedere all’opera il gruppo di merlettaie che portano avanti l’arte del pizzo); e in un ultimo una vera chicca: Villa Sormani Andreani Verri a Lurago d’Erba che per la prima volta viene aperta al pubblico, con il parco all’inglese e la cappella privata. Inoltre saranno aperte Villa Balbianello a Tremezzina e la Torre del Soccorso ad Ossuccio, entrambe su prenotazione e con possibilità di visita interna esclusivamente rivolta ai tesserati Fai.
Il sito per le prenotazioni è già attivo e al momento il 20% delle visite risulta prenotato. Il comitato stima non più di 2.000 partecipanti, in modo da garantire la massima sicurezza.
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