Trenord, ex dirigente accusa
I treni rallentano per non rompersi

Lettera interna alla società punta il dito contro i vecchi vertici. E l’Anticorruzione avvia un’ispezione

Condizioni di contratto con «appaltatori esterni non particolarmente favorevoli», unite alle « criticità della condizione» dei treni, a «impianti d’officina fatiscenti» e a una «politica dei materiali di ricambio fuori controllo» hanno «comportato la necessità di limitare la velocità massima» dei convogli di «fronteggiare» malfunzionamenti e guasti.

È il quadro che emerge da una lettera interna a Trenord, inviata dall’ex direttore di manutenzione della società all’allora amministratore delegato Luigi Legnani e finita sul tavolo dell’Autorità Anticorruzione. A scrivere è l’ingegner Angelo Colzani, comasco, già sindaco di Civenna e ora vicesindaco di Bellagio.

La sua denuncia avrebbe convinto l’Anac di Raffaele Cantone ad avviare un’ispezione sull’operato dell’ex Cda della società di trasporti lombarda.

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