Trenord, finalmente meno ritardi: «Ma i convogli sono diminuiti»

La sorpresa Dopo anni di problemi, negli ultimi dodici mesi le condizioni sono migliorate. Rech (Comitato pendolari): «Bisogna ripristinare una corsa ogni 30 minuti da Milano a Erba»

Dopo anni segnati da ritardi cronici e soppressioni, sulla linea ferroviaria Milano-Asso le condizioni di viaggio sembrano migliorare. Negli ultimi dodici mesi, il bonus per l’acquisto dell’abbonamento scontato (concesso da Trenord a fronte di eccessivi disagi) è scattato “solo” quattro volte: in epoca pre-Covid i bonus vennero concessi anche per otto mesi consecutivi.

Per i pendolari è la prova che anche ripristinando le corse saltate a fronte della pandemia si può viaggiare in orario, bisogna proseguire su questa strada potenziando ulteriormente il servizio.

La premessa è che i bonus (30 per cento di sconto sull’abbonamento) sono sempre riferiti alle prestazioni di tre mesi prima. Un esempio concreto: l’ultimo bonus è scattato nel mese di marzo 2023, per eccessivi ritardi e soppressioni accumulate nel mese di dicembre 2022; a maggio i pendolari stanno viaggiando con abbonamento a prezzo pieno, perché e febbraio 2023 non ci sono stati eccessivi ritardi. Il calcolo dei ritardi e delle soppressioni è legato a una formula matematica che si esprime con l’indice di affidabilità: la soglia d ano superare è il 4 per cento.

Veniamo allora ai numeri. Da giugno 2022 a maggio 2023, il bonus è scattato solo quattro volte: ottobre e dicembre 2022, gennaio e marzo 2023 (per ritardi eccessivi certificati nei mesi di luglio, settembre, ottobre e dicembre 2022).

Per gli standard della linea ferroviaria Milano-Asso, segnata storicamente da disservizi quotidiani, è una notizia: senza contare il biennio pandemico segnato da meno corse e meno utenti in circolazione, e dunque da meno ritardi e soppressioni, ci sono state annate con bonus per oltre sei mesi all’anno. Nel 2018, addirittura, il bonus scattò per otto mesi consecutivi: un record poco invidiabile.

Il miglioramento delle prestazioni è oggettivo, stabilito dalla matematica. E per il Comitato pendolari Milano-Asso è la prova che bisogna proseguire sulla strada del potenziamento del servizio e della riattivazione delle corse soppresse nel corso della pandemia: aggiungere treni non comporta infatti un peggioramento delle prestazioni.

«Abbiamo lottato moltissimo per convincere Trenord a ripristinare il treno in partenza da Milano Cadorna verso Erba alle 14.39 e il suo corrispondente - dice Christian Rech del Comitato pendolari Milano-Asso - ma non lo volevano fare temendo troppo traffico e ritardi. È stato rimesso nel mese di ottobre e dati alla mano non c’è stato un peggioramento delle prestazioni, anzi sono migliorate. Questi dati certificano il fatto che il servizio va potenziato, si può fare senza causare ritardi».

Prima di tutto «bisogna intervenire ripristinando la frequenza ogni 30 minuti da Milano ad Erba, manca solo una coppia di corse (15.39 da Milano e ritorno alle 18.33 da Asso)». Il discorso va esteso poi al tratto Asso-Erba, dove ci sono state le maggiori cancellazioni nel periodo pandemico: perché va bene viaggiare in orario, ma serve un numero consistente di treni fra cui scegliere. «I treni soppressi nel corso della pandemia vanno rimessi il prima possibile».

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